(V. Meta) – Un ballottaggio e due dubbi. Scioglierà le riserve soltanto oggi,, Rudi Garcia, perché proprio le ultime ore a ridosso della sfida con il Napli potrebbero bastare per spazzare via scorie e dolori residui di Strootman e Gervinho, rientrati un po’ affaticati dagli impegni con le relative nazionali. «Kevin ha ancora un po’ di fastidio al tallone e anche Gervinho ha qualche piccolo problema, ma c’è ancora un po’ di tempo per farli recuperare e poi decidere». Così il tecnico nel corso della conferenza stampa a proposito delle condizioni del centrocampista e dell’attaccante, fra i migliori nell’ottimo avvio di stagione giallorosso. L’ivoriano si allena a Trigoria già da inizio settimana, dopo aver trascinato la sua nazionale al successo nell’andata dei playoff mondiali segnando un gol e propiziandone un secondo. L’affaticamento che si porta dietro non dovrebbe impedirgli di scendere in campo dal primo minuto, ma se all’ultimo non dovesse farcela, al suo posto giocherebbe Adem Ljajic, che in queste due settimane è rimasto a lavorare con Garcia e si è ormai messo definitivamente alle spalle i problemi alla schiena.
«Ha fatto una settimana buonissima e può fare la differenza», le parole del tecnico. Titolare solo a Parma, Ljaijc non gioca dalla partita con il Bologna, in cui è subentrato a metà ripresa andando subito in gol. All’Olimpico viaggia al ritmo di un gol a partita (tre su tre), ma sempre partendo dalla panchina. Sicuri del posto Totti e Florenzi, fresco di primo gol con la maglia azzurra contro l’Armenia. Discorso diverso per Strootman, che invece è tornato dal doppio impegno di qualificazione (inutile, visto che l’Olanda aveva già staccato il pass per il Brasile) soltanto mercoledì. Il ct van Gaal gli ha risparmiato la seconda partita, dopo che nella prima Kevin aveva rimediato un botta alla caviglia che suggeriva prudenza. Il dolore non è ancora sparito del tutto, ma il centrocampista vuole esserci a tutti i costi (nel Napoli ritroverà Mertens, compagno di squadra nell’Utrecht prima e nel Psv poi) ed è pronto a stringere i denti. Rientrato mercoledì, ma con il morale alle stelle Miralem Pjanic, freco della prima storica qualificazione ai Mondiali della sua Bosnia. Completa il terzetto De Rossi, cui la sosta ha permesso di smaltire la tendinopatia all’adduttore che aveva costretto i medici della Nazionale a rimandarlo a casa.
Tutto da risolvere il rebus sulla fascia sinistra, dove, in assenza dello squalificato Balzaretti, si giocano una maglia da titolare Dodò e Torosidis. «Ho tante soluzioni – ha glissato Garcia -. Oltre a Dodò e Torosidis, che hanno sempre fatto bene quando sono stati chiamati in causa, potrei anche abbassare Marquinho sulla linea difensiva o far giocare un giovane come Romagnoli». In realtà il ballottaggio dovrebbe essere ristretto solo al greco e all’ex Corinthians, con quest’ultimo in leggero vantaggio. A destra rientra Maicon, fermo dal 25 settembre, mentre in mezzo giocheranno i soliti Castan e Benatia.