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IL TEMPO Roma, Totti ko un mese

Totti

(A. Serafini) – Una smorfia che non preannunciava nulla di buono. Al minuto 30 di Roma Napoli, Francesco Totti si ferma toccandosi con un pizzico di preoccupazione la parte posteriore della coscia destra. Poi la sostituzione forzata, l’ansia dell’Olimpico e la vittoria che in parte aveva concentrato la gioia legittima del momento. Nella giornata di ieri però la Roma è stata costretta a registrare le notizie meno confortanti rispetto alla speranza che aleggiava intorno alle condizioni del capitano giallorosso. «Francesco Totti è stato sottoposto nella mattinata di oggi ad esami strumentali che hanno evidenziato una lesione miotendinea e muscolare degli ischiocrurali, da rivalutare tra 10 giorni. Il calciatore ha già iniziato il percorso riabilitativo», recitava il bollettino medico diramato in giornata dal club.

In parole più semplici, il fastidio accusato da Totti venerdì sera nasconde un duplice problema: lesione muscolare agli adduttori e lesione al tendine, una situazione quest’ultima che inevitabilmente preoccupa di più. Anche perché la zona interessata è la stessa che già con l’Inter aveva costretto il numero 10 a qualche giorno di riposo. Il fastidio è proseguito poi durante la sosta del campionato (giorni in cui Totti ha svolto soltanto lavoro differenziato a Trigoria) facendosi sentire persino nel riscaldamento pre partita con il Napoli. L’iter della riabilitazione è già cominciato e continuerà nei prossimi giorni tra sedute di fisioterapia e un percorso specifico già programmato, aspettando che il tessuto fibroso del muscolo interessato possa rimarginarsi in maniera corretta con il tendine lesionato.
Una diagnosi più accurata, che Totti ha richiesto personalmente affidandosi all’esperienza del professor Mariani, il chirurgo che lo ha seguito durante tutti gli infortuni avvenuti in carriera. Il capitano si è presentato a Villa Stuart ieri mattina alle 7, in attesa di buone notizie rispetto al primo referto che gli era stato consegnato nella giornata di sabato dopo gli esami effettuati (ecografia e risonanza magnetica) al Campus Bio Medico di Trigoria.
Nei prossimi giorni la situazione verrà monitorata ulteriormente ripetendo gli esami utili a mostrare gli eventuali progressi fatti e rendendo anche più semplice la valutazione dei tempi di recupero. Al momento lo stop è stato quantificato dalle 5 alle 8 settimane anche se le variabili legate al percorso riabilitativo potrebbero cambiare ulteriormente date e tempi prefissati.
Udinese, Chievo, Torino, Sassuolo, Cagliari sono le gare in cui il numero dieci sicuramente non ci sarà, sperando poi di ricevere segnali positivi in vista degli incontri futuri, che dopo la trasferta di Bergamo con l’Atalanta vedranno i giallorossi affrontare la Fiorentina all’Olimpico e il Milan a San Siro.
Da valutare poi anche la possibile, ma fondamentale, partecipazione alla tournée asiatica in Indonesia, programmata per la prossima sosta di campionato a metà novembre. La mancata presenza dell’uomo più rappresentativo del club potrebbe pesare non poco sui piani commerciali e di visibilità programmati dalla società. Un elemento che passerà comunque in secondo piano di fronte alle volontà e alle esigenze di Sabatini e Garcia, ansiosi di recuperare il proprio capitano in fretta e nel modo più sicuro possibile.
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