(E.Menghi) – Sarà perché è abituato ad andare più veloce degli altri o perché fermo proprio non ci sa stare. Gervinho non voleva nemmeno lasciarlo il campo venerdì scorso, quando contro il Napoli ha accusato un fastidio muscolare, che gli esami strumentali effettuati oggi hanno identificato: «Lieve lesione del retto femorale sinistro. Il calciatore ha già iniziato il programma riabilitativo». Il bollettino medico ufficiale non parla dei tempi di recupero, ma si può dire che le due settimane precedentemente prognosticate potrebbero essere fin troppe: potrebbe allora tornare prima del previsto l’ivoriano che sulla fascia è micidiale.
Di sicuro a Udine non ci sarà, ma per il Chievo ci proverà. Male che vada, tornerà a disposizione per la trasferta a Torino in programma tre giorni dopo, ma dovrebbe farcela anche prima. Garcia ha ritrovato oggi pomeriggio i suoi giocatori, dopo tre giorni di libertà, e ha già cominciato la ricerca del vice-Totti. Sarà molto probabilmente Borriello a prenderne l’eredità, lui che finora è stato il sostituto in corsa del capitano e che sta cercando di copiarlo per non far rimpiangere la sua lunga assenza (almeno un mese). In allenamento, infatti, ha giocato molto di sponda, mandando gli altri al tiro in porta. Un fatto quantomeno inusuale per un centravanti d’area di rigore, che di solito ha il compito di farsi ispirare da chi ha piedi più prelibati dei suoi. Ma il tecnico francese sa che alla sua squadra servono le geometrie che Totti gli dava per affrontare al meglio i prossimi incontri di campionato e sta provando a modificare le caratteristiche di Borriello, adattandolo in un ruolo tutto nuovo per lui, visto che richiede di stare più spesso spalle alla porta che con la fronte rivolta al portiere.
Nelle prime prove settimanali, Garcia gli ha messo vicino Florenzi, ma a Udine ci sarà quasi sicuramente anche Ljajic, oggi testato con Marquinho e Caprari nella formazione opposta. Ma gli uomini a disposizione là davanti sono pochi e ha dovuto giocare la partitella anche Fichaux. Maicon e Dodò sono stati schierati dalla stessa parte, ma con il rientro di Balzaretti dalla squalifica il brasiliano più piccolo dovrebbe riaccomodarsi in panchina. Il centrocampo funziona così bene che avanzare Pjanic per sostituire Totti sembra davvero una follia, ma non è detto che, magari a partita iniziata, il bosniaco non possa avanzare e costruire gioco, con Florenzi che potrebbe scivolare indietro per non lasciare buchi in mezzo al campo, cosa fondamentale quando si ha di fronte una squadra che schiera cinque mediani e due attaccanti veloci in contropiede.
La settimana è ancora lunga, domani la Roma sarà impegnata in una doppia seduta d’allenamento (10.30 e 16), ma Garcia si è già rimboccato le maniche per provare a gestire una situazione difficile. Perché senza Totti e Gervinho non sarà la stessa squadra che ha conquistato tutti i punti in palio nelle prime giornate, ma finora chi è subentrato ha sempre fatto bene e il francese incrocia le dita. Intanto arriva una buona notizia dall’infermeria: Mattia Destro, che ha fatto l’ultima visita di controllo a Barcellona, ha ricevuto l’ok per tornare in gruppo.