Il portiere giallorosso Morgan De Sanctis ha parlato al termine del match vinto contro l’Inter per 0-3:
Gli avversari non tirano quasi mai…
“Diciamo che il portiere se il contesto funziona ne trae beneficio. Non vorrei che adesso si pensasse che se non si prende gol perché non si tira in porta. I migliori portieri al mondo come Cech, Neuer o Casillas non fanno dodici o quindici parate in una partita”.
Che cosa è successo nell’azione del gol annullato all’Inter?
“Era fallo avevo palla in mano e in possesso. Mi sono lamentato perché avevo visto solo Tagliavento che poi è stato consigliato benissimo da Guida. Credo che il giallo me lo sia meritato”.
Partita perfetta?
“Eravamo sufficientemente preoccupati, conosco Mazzarri, l’Inter aveva fatto vedere un certo tipo di gioco e ci poteva mettere in difficoltà. Abbiamo vinto con l’arma che temevamo dell’Inter. Credo che possiamo parlare di grande prestazione”.
LE PAROLE DI DE SANCTIS
Fonte: Sky Sport
Sul tiro di Guarin?
“Non l’ho nemmeno visto, ero preoccupato a non prenderlo mentre usciva dalla porta. In questa circostanza siamo stati fortunati”.
Imbattuti. Non si parla di scudetto, ma non ci si può nascondere…
“L’obiettivo è tornare in Europa, non mi schiodo da qui. Finiamo in girone d’andata e poi vediamo: se ci sarà da prendersi responsabilità, nessuno si tirerà indietro”.
Su Roma-Napoli
“C’è una situazione antipatica, dove non sappiamo ancora dove e quando verrà giocata la gara. C’è la volontà delle squadre di seguire il calendario: Roma è una grande città, è abituata a certe cose”.
A mezzanotte dice De Laurentiis…
“Magari è una provocazione. Ma certe volte butta lì delle idee innovative. Non ci sono le condizioni per pensare ad un rinvio, non possono rimanere ferme per tre settimane due squadra. Si può giocare venerdì”.
Solo un gol subito. Ti sporprende?
“Sì. Nella più rosea delle previsioni non poteva aspettarmelo, nessuno poteva. Il campo ci dice che questo è meritatissimo, nonostante un pizzico di fortuna. Il risultato viene legittimato dalla prestazione”.
Sulla tua carriera
“Nella mia carriera che ora sta volgendo al termine, sono venuto alla Roma: al Napoli qualcuno voleva farmi finire la carriera. Poi una cosa: non capisco perché se non prendo gol viene detto che non prendo tiri in porta. Non è vero: sto in una grande squadra e poi il legittimare questa presenza viene dopo”.
Fonte: Sport Mediaset
Al ’90 urlavi sul calcio d’angolo come se fosse una finale di Champions. Un aspetto positivo, forse anche il segreto della squadra
“Era fondamentale legittimare il risultato non prendendo gol. Non ero solo io a incitare la squadra, tutti i compagni hanno condiviso l’idea di fare una grande prestazioni. Eravamo un po’ preoccupati dell’Inter, che è organizzata e avrebbe potuto approfittare delle ripartenze. Abbiamo fatto una grande partita, con possesso palla continuo e continue ripartenze, anche un’importante difesa che non ha concesso particolari occasioni all’Inter anche in inferiorità numerica”.
Prossima sfida con il Napoli
“E’ una partita importante, ma lo sarà non tanto per me, che ci tengo a fare bella figura indipendentemente dall’avversario, ma ci si ferma 2 settimane. E ho detto 2 settimane, non 3. Spero che le istituzioni facciano in modo che non ci siano soluzioni alternative, che andrebbero a incidere sull’immagine del calcio italiano. Speriamo di ripetere queste prestazioni precise e determinate, facciamo in modo di toglierci qualche soddisfazione”.
Fonte: Roma Channel