“Bisogna avere le capacità di vivere i post partita”. Giuseppe Marotta il giorno dopo il crack ci mette la faccia e fa sfoggio di fair play nel luogo più indicato: la seconda edizione a Milano del “Premio Fair Play Calcio e Tv”.
L’amministartore delegato della Juventus è il primo assertore: “Il dibattito post-gara ci deve essere, anche quando si parla della classe arbitrale”. Non è una bacchettata a Walter Mazzarri, arrabbiato al punto da disertare le interviste dopo il 3-3 di Torino. “Non entro nel merito” sottolinea Marotta che però invita tutti al dialogo, in un momento di grandi tensioni e pressioni. “Dobbiamo vivere le sconfitte serenamente e l’esempio calzante è la partita del Franchi”. Come dire, eccomi qua.
Quel 4-2 suona sinistro, ma in quello che considera un blackout intravede uno spiraglio di luce, perché “i giocatori sono scafati per affrontare simili situazioni”. Marotta lo afferma con onestà ineccepibile: “Non si possono presentare alibi perché è stata una partita paradossale, difficile da raccontare”. Ma sia ben chiaro: non parlategli di crisi: “E’ solo un momento di appannamento, di stanchezza psicologica. Sapevamo di affrontare un anno difficile per impegni e valore degli avversari”.
Nessuno è sotto accusa. Beppe Marotta è un inguaribile ottimista: “Siamo consapevoli che tutto è ancora in gioco, non vanno messi sul banco degli imputati Conte, che sta facendo un lavoro ottimo ed è un vincente, o la squadra”. Una ricetta ci sarebbe: “A dire il vero non esiste una spiegazione se la luce si è spenta. Bisogna migliorare l’aspetto mentale”. Le cause ? “Siamo compressi dai tanti impegni di un campionato a 20 squadre molto difficile, con un calendario difficilissimo e con le Nazionali che hanno ingrossato lo stress”. Ergo: “Quando la mente non è lucida possono capitare partite come quella di ieri. Ecco perché è giusto che Conte detti le regole e dia motivazioni psicologiche”
E mercoledì c’è il Real di Ancelotti al Bernabeu. Marotta fa prevalere il suo basso profilo: “E’ una partita difficile e la affrontiamo con grande rispetto e grande impegno, ma siamo sicuri di poter avere un ruolo da protagonisti”. Insomma: la Juve è sicura di andare a Madrid e di giocarsela”
E Vidal? Ce la farà? Meglio non sbilanciarsi. “A Firenze Arturo ha avuto un problema la cui entità sarà valutata oggi; onestamente momento non so dire quale sia la sua condizione”. E ci mette la faccia anche quando deve dire la sua su Giuseppe Rossi, l’assoluto protagonista della rimonta viola. Risposta diplomatica: “Senza l’infortunio è un eccellente giocatore, c’era solo il dubbio su come sarebbe rientrato”
Buffon non si tocca — Infine l’analisi su Buffon e quelle decisive incertezze “Buffon è un campione, è il capitano, il leader della squadra, è ed è stato il migliore e su questo non c’è alcun dubbio. In verità Gigi ci ha abituato a cose straordinarie e quando fa cose ordinarie, come non parare tutto, è sottoposto a critiche eccessive che non merita assolutamente”. Marotta la sa lunga. Come sa che dopo il blackout torna la luce. E lancia un messaggio forte e chiaro alle rivali: “In campionato abbiamo punti da guadagnare. Anche con i denti, ma rimonteremo”.
Fonte: gazzetta.it