(F. Ferrazza) Il Gervinho ritrovato, quello che proprio non ti aspetti, ha alzato con prepotenza la testa anche in nazionale. Wenger è servito, l’attaccante è tornato a essere uno che fa la differenza, con la maglia della Roma e con quella della Costa d’Avorio. Maglietta arancione numero dieci e via con un vero e proprio show contro il Senegal, battuto 3-1, nella gara d’andata dello spareggio per la qualificazione al Mondiale in Brasile.
Miglior giocatore in campo, Gervinho si è procurato il rigore del vantaggio iniziale (realizzato da Drogba), ha poi messo a segno il 2-0 grazie alla deviazione di un avversario, per chiudere la gara servendo a Kalou l’assist della terza rete. Uomo tuttofare, giocatore rigeneratosi alla corte di Garcia, ragazzo che sente di essere all’interno della stagione del suo riscatto, Gervinho è la vera rivelazione di queste prime settimane, tra campionato e impegni internazionali.
“Risponde tutti i giorni sul campo”, si limita a ribadire il tecnico francese, che l’ha voluto con tutte le forze nella sua Roma. Qualche fastidio agli adduttori negli giorni scorsi per il ragazzo, ma è tutto evidentemente passato, visto lo spettacolo offerto con la Costa d’Avorio. Con la Roma ha fatto tre gol, conquistando una maglia da titolare che Ljajic sentiva sua quando è stato acquistato dai giallorossi. Ma il tempo per le celebrazioni stringe, Gervinho è rientrato ieri nella capitale e oggi sarà subito a disposizione di Garcia alla ripresa degli allenamenti. Un po’ di defaticante e differenziato, per gestire il fastidio agli adduttori e presentarsi al meglio contro il Napoli, venerdì sera.
Saranno ancora assenti gli altri nazionali, tra cui Strootman, che rientrerà solamente mercoledì. “L’abbiamo dovuto convincere a venire da noi, Kevin- rivela Garcia a una tv francese- voleva essere sicuro della propria scelta”.