”C’e’ bisogno che queste persone non vadano allo stadio pensando di essere in una zona franca dove non c’e’ legalita’ o controllo, e con questi usare il pugno duro. Contestualmente non bisogna criminalizzare qualche coro ironico o di sbeffeggiamento, le due cose sono molto differenti“. Il ministro per gli Affari regionali e lo sport, Graziano Delrio, interviene cosi’, ai microfoni di Sky, sulla questione degli ultras e dei cori a sfondo razzista o discriminatorio negli stadi. “Cedo che ancora una volta non bisogna inventarsi grandi idee ma applicare quello che viene applicato in tutta Europa, cioe’ avere una chiara visione di quali sono i problemi, e i problemi sono limitati a poche centinaia di persone -sottolinea Delrio-, queste persone, che erano gli ultras o gli hooligans in altri paesi come Francia, Germania e Spagna, sono state colpite duramente, non bisogna fare sconti”. “La strada che ci hanno indicato i nostri partner europei e’ un polso molto duro per quei settori delle curve che pensano di trovare zone franche di legalita’ -prosegue il ministro dello Sport- e invece assolutamente diminuzione di controlli, favorire l’ingresso delle famiglie, delle donne, dei giovani agli stadi, riuscire a trovare un equilibrio davvero diverso rispetto a una regola che fa tutti uguali”.
Il ministro e’ poi intervenuto sul tema della responsabilita’ oggettiva. “C’e’ una responsabilita’ oggettiva nel momento in cui le tifoserie organizzate assumono certi atteggiamenti di cori razzisti o di intolleranza, io credo che la responsabilita’ oggettiva non debba diventare una colpa grave, ma debba diventare il senso di un lavoro comune da fare coi club per emarginare e colpire una schiera di violenti che si impossessa delle curve la domenica -prosegue Delrio-. Su questo tema c’e’ bisogno che tutti coloro che organizzano manifestazioni sportive diano un contributo molto serio, e molti presidenti lo hanno gia’ fatto e lo stanno facendo. Si tratta pero’ di dare anche qualche segnale molto forte: se per qualche settimana c’e’ una curva, o un settore della curva vuoto, non per questo si toglie lo spettacolo”. “La legge sugli stadi? E’ una delle priorita’ del governo. Il Parlamento ha gia’ assunto una sua iniziativa. Io mi sono impegnato da subito a coordinare questa iniziativa parlamentare con l’iniziativa del governo che ci deve essere, per cui la legge sull’impiantistica non riguarda solo gli stadi grandi ma tutta l’impiantistica: questo Paese -conclude Delrio- ha bisogno di promuovere cultura dello sport a tutti i livelli, in particolar modo a livello scolastico, noi faremo partire un grande programma scolastico di educazione motoria e di avviamento allo sport. Questa legge e’ prioritaria e ci diamo tempi molto stretti, entro la fine dell’anno dobbiamo riuscire a concludere questo iter, cosi’ come abbiamo sbloccato il credito sportivo che e’ uno degli elementi fondamentali per dare finanziamenti al mondo dello sport“.
Fonte: Adnkronos