(F.Balzani) – Discesa sulla fascia sinistra, riccioli umidi che gli cadono sulla fronte, scambio con De Rossi e destro preciso sotto il sette tra gli olè dei compagni. Sì non c’è più alcun dubbio: Josè Rodolfo Ribeiro, per tutti Dodò, è pronto per la sua prima da titolare in questa stagione. L’ultima – in maglia giallorossa – risale a 150 giorni fa. Avversario? Proprio il Napoli. Era la 38ª giornata di un campionato generoso per gli azzurri, deprimente per i giallorossi. La partita finì 2-1 tra l’indifferenza generale. Ben altra tensione ci sarà venerdì all’Olimpico (previsti oltre 50 mila spettatori) nel big match dell’ottava di un campionato che vede la Roma capolista a punteggio pieno e un Dodò decisamente più maturo, pronto a sostituire lo squalificato Balzaretti e dimostrare di meritare la fiducia di Sabatini (in estate il ds rifiutò il prestito a Samp e Livorno).
In questo anno e mezzo a Roma, infatti, il terzino di Campinas si è visto più nella sala riabilitazione di Trigoria che sul campo da gioco, tanto che in molti lo avevano ribattezzato “Dodò truffa”, archiviandolo come infortunato cronico e, in una parola, bidone. Ora che i problemi al ginocchio sinistro sono alle spalle, però, Dodò vuole dimostrare di meritare la serie A. Ma non è solo il fisico ad essere migliorato. La faccia da cucciolo impaurito della scorsa stagione è un lontano ricordo: negli scampoli di partita giocati con Samp e Inter ha dimostrato di pensare meno ai giochetti da spiaggia e più alla sostanza. Merito di Maicon e dello stesso Balzaretti che hanno preso il compagno più giovane sotto la loro ala protettiva senza risparmiargli la frusta. Garcia spera possa bastare nella sfida da brividi con Callejon. E chissà che qualche consiglio non gliel’abbia dato anche Marquinhos. I due amici per la pelle si sono visti a Parigi domenica scorsa e l’ex-difensore giallorosso lo ha salutato all’aeroporto con un messaggio: «Fai vedere finalmente chi sei». L’Olimpico non aspetta altro.