Sarà il 5 novembre il giorno in cui il Tar del Lazio deciderà sulla vicenda del turno a porte chiuse, disposto dal Giudice sportivo della Figc, nei confronti del Milan. Due abbonati della squadra rossonera, infatti, si sono rivolti al giudice amministrativo per chiedere la sospensione, e il successivo annullamento in sede di giudizio di merito, del provvedimento con il quale il 7 ottobre scorso il Giudice sportivo della Figc ha obbligato il Milan a disputare una gara a porte chiuse (condannandolo anche a una ammenda di 50 mila euro) per avere alcune centinaia di suoi sostenitori intonato cori espressivi di discriminazioni territoriali nel corso della gara Juventus-Milan (si contesta anche la decisione del Giudice sportivo di chiusura del ‘secondo anello blù dello Stadio San Siro di Milano per la gara Milan-Sampdoria del 28 settembre scorso). Intanto il presidente della III sezione quater del Tribunale amministrativo, Italo Riggio, ha respinto la richiesta di sospensione cautelare urgente del provvedimento del turno a porte chiuse, sul presupposto che ‘non sussistono i presupposti per l’intervento presidenziale, derogatorio della collegialità – si legge nel decreto monocratico – tenuto conto che, come evidenziato dalla difesa della Figc, la sanzione impugnata è stata sospesa dalla I sezione della Corte di Giustizia Federale nella riunione del 11 ottobre 2013’.
Fonte: Ansa