Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che si sofferma su quanto fatto nel corso dei 90 minuti di gioco contro i nerazzurri, sottolineando positivamente e non, le migliori azioni e giocate messe in scena sul rettangolo verde.
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Il gioiello bosniaco. Miralem Pjanic ancora galvanizzato ed emozionato per la storica qualificazione al prossimo mondiale brasiliano con la sua nazionale realizza la rete del vantaggio giallorosso con una perla rara su punizione che da tempo non si vedeva all’Olimpico. Non contento nella ripresa chiude la gara trasformando il rigore procurato da un prezioso Marco Borriello per fallo di Paolo Cannavaro, poi espulso per somma d’ammonizioni. Per la prima marcatura fallo sull’incontenibile Gervinho steso dal centrale partenopeo all’altezza del vertice sinistro dell’area di rigore sotto curva nord e destro a giro del 23enne natio di Tuzla potente quanto calibrato alla convergenza dei pali. Imparabile per Reina. Nella seconda tiro dal dischetto forte e ad incrociare di gran orgoglio. Come già detto uno dei migliori 100 giovani calciatori più forti del mondo. Classe 1990.
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Eguagliato il record di vittorie della Juventus. Solo la compagine juventina nei campionati 1930/1931, 1985/1986 e nella stagione 2005/2006 riuscì nell’impresa di ottenere 8 vittorie consecutive vincendo in tutti i casi lo scudetto. In verità nell’ultimo campionato citato la Vecchia Signora fece addirittura meglio conquistando 9 vittorie dalla prima di campionato, vincendo lo scudetto revocato a causa dello scandalo Calciopoli. Mai ce ne voglia il paragone con i bianconeri, ma poter battere un loro record stuzzica sempre qualche appetito. Almeno per quelli nati o vissuti negli anni 80.
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De Sanctis Vs. Pandev. Nel duello uno contro uno il macedone: smarcato in maniera brillante da un convincente Lorenzo Insigne, solo davanti a De Sanctis, conclude trovando la decisiva deviazione del portiere romanista. Ancora più bravo poi De Rossi a salvare sulla linea di porta il pallone che sembrava indirizzato in fondo alla rete.
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Rigore Borriello. Bisogna essere onesti fino in fondo e dire che il calcio di rigore fischiato da Orsato per il fallo di Cannavaro su Borriello è più presunto che tale. Lo scugnizzo giallorosso infatti cerca il contatto con il centrale azzurro trattenendolo per la maglia e trascinandolo a terra mandando in confusione il fischietto di Schio. Attenuante il fatto che nell’intervento sia presente comunque anche la trattenuta del difensore ospite e che a velocità normale questa sembrava più marcata di quanto evidenziato in seguito in moviola.
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Riacutizzarsi del dolore al flessore per Francesco Totti. Le preoccupazioni arrivate al termine della splendida prova di San Siro trovano conferme nella gara interna contro i partenopei. L’immortale numero 10 romanista è costretto al cambio dopo appena 30′ di gioco per un problema al flessore dando forfait come aveva già fatto in precedenza il suo dirimpettaio Higuain a quella che doveva essere la sfida nella sfida del big match dell’Olimpico. Domani gli accertamenti.
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L’acume tattico di Dodò. Con questa Roma bisogna essere perfezionisti e volendo indicare uno dei pochi nei si può far riferimento al giovane terzino brasiliano. Dal suo lato nascono i pericoli maggiori con Callejon e Insigne e tutto sommato anche in fase offensiva il peso specifico non è così importante. Il tempo per crescere c’è ma viste le pieghe che sta prendendo questa stagione il tutto può essere tranquillamente rimandato al prossimo anno. Si va sul concreto, si punta in alto.
A cura di Papi&Piccinini