Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che si sofferma su quanto fatto nel corso dei 90 minuti di gioco contro i nerazzurri, sottolineando positivamente e non, le migliori azioni e giocate messe in scena sul rettangolo verde.
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La classe del migliore giocatore italiano di tutti i tempi. Francesco Totti illumina ancora una volta la Scala del calcio, prendendosi gli applausi di quasi tutti i tifosi nerazzurri al momento della sostituzione. Gol con collo-esterno destro dal limite degno del miglior cecchino e rigore realizzato con la consueta freddezza. Tutto intorno giocate che trasudano qualità ovunque, oltre ad una veemenza agonistica ai livelli del miglior Gattuso. Divinità.
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Gervinho. Meno male che Sabatini ha dato retta a Garcia, senza fare di testa sua. L’arrivo dell’ivoriano ha donato profondità alla squadra oltre a quell’imprevidibilità frutto di tecnica e velocità supersonica. Procede con la media di un rigore procurato a partita e perchè no, anche di un’occasione comoda sbagliata a partita, ormai una nota scaramantica. Propulsore nucleare.
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Il diagonale di Florenzi. Corre, segna, rientra. La sua duttilità è sconvolgente e anche i numeri iniziano a parlare chiaro. La rete dello 0-3 arriva dopo una sgroppata di 60 metri, degnamente conclusa con una rasoiata che non lascia scampo all’insuperabile Handanovic. La cosa più bella la fa all’inizio del secondo tempo, con una mezza rovesciata su assist di Strootman neutralizzata da un guizzo dell’estremo sloveno. Ala tattica.
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Pjanic. Stiamo parlando di piccole cose visto che i risultati imporrebbero di abolire le negatività, ma cercando di essere perfezionisti potremmo dire che con i ritmi elevati imposti dai nerazzurri il centrocampista bosniaco tende a perdere consistenza. Qualche palla di troppo persa nella mediana e paradossalmente meglio nei contrasti che nell’impostazione. La botta alla schiena non lo aiuta. Affannato.
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Tagliavento. Tralasciando il rigore su Gervinho dubbio ma per questione di centimetri, il fischietto di Terni ne combina nuovamente di tutti i colori. Inizia con un metro di giudizio all’inglese e conclude fischiando e sanzionando con il giallo ogni intervento. In più sbaglia nel non ravvisare la carica di Ranocchia su De Sanctis, salvato dall’attenzione dell’assistente di linea Guida. Da quel famoso derby vinto nelle polemiche qualcosa è cambiato. E non in meglio.
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Il secondo giallo di Balzaretti. La generosità dell’ex terzino rosanero lo porta prima a chiudere ottimamente sulla sua corsia i tentativi di Alvarez e Nagatomo, poi però ad esagerare nell’esuberanza degli interventi, stendendo Alvarez e meritandosi il secondo giallo. Ora con il Napoli (sempre che non venga rinviata la gara) Garcia dovrà sostituire quello che è diventato a tutti gli effetti un punto di forza. Tackle.
A cura di Papi&Piccinini