La conversazione tra Garcia e il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini durante il mercato estivo, potrebbe essere andato così. “Allora, Rudi, sembra che stiamo per vendere Lamela, Osvaldo e Marquinhos. Chi ti piacerebbe avere in squadra?”. “Gervinho – la risposta dell’ex tecnico del Lille-“. Sabatini, alzando entrambe le sopracciglia, cercando di non trasalire: “Il ragazzo dell’Arsenal?“.
Alcune settimane dopo Gervinho sembra rinato, ammirato dai tifosi. “Non avrei preso Gervinho per un altro allenatore – ha dichiarato Sabatini-.Garcia lo ha richiesto espressamente, avendoci lavorato prima a Lille. Non è stata una trattativa facile”.
L’ivoriano è completamente diverso da quello visto con i Gunners, che spesso sembrava incastrarsi nei suoi dribbling. Quello in giallorosso sembra più potente, più preciso. Giocando sulla destra del tridente d’attacco, le sue incursioni hanno avuto un successo immediato in Serie A tra assist e gol.
Sta giocando con l’entusiasmo di un uomo che è tornato ad essere felice. Non è tornato a casa in senso calcistico ma si sente assolutamente a suo agio con Garcia: sente fiducia, che gli ha dato la libertà di giocare senza ansie: “Sapevo esattamente ciò che stavo cercando quando mi sono trasferito a Roma: la possibilità di giocare di più, un allenatore che ha dimostrato fiducia in me e nel club”.
Garcia è felice che lui e il suo protetto siano stati in grado di smentire l’Arsenal di Wenger (..) così rapidamente. E’ stato una rivelazione per la Roma: “E’ un ragazzo che bisogno di fiducia – ha detto il tecnico giallorosso-. Dobbiamo capire che le occasioni da gol che crea, non esisterebbero senza di lui. Ha più esperienza ora ed è felice con i suoi compagni di squadra. Così è più facile per lui giocare”.
Fomte: The Guardian