Per entrare nella storia. Per entrare nell’élite europeo e mondiale. Per far capire a Napoli e Juventus che neanche squalifiche e infortuni possono scalfire la perfezione e la sicurezza della migliore squadra continentale del momento. La Roma fa visita al Torino di Ventura per cercare di centrare il bottino grosso, quello della consacrazione, ossia l’undicesima vittoria consecutiva. Campo difficile quello del Toro che vede il bilancio nettamente favorevole ai granata con 31 vittorie contro le 11 giallorosse con i pareggi che ad oggi sono 24. Lo scorso anno Lamela e Osvaldo piegarono i padroni di casa tenendo la squadra guidata all’epoca da Andreazzoli aggrappata al treno europa, mentre l’ultima vittoria dei piemontesi risale al 1988/1989.
SEGNO 1
Da Nils Liedholm a Luciano Spinosi ritornando a Nils Liedholm. Un’anonima Roma residente a centro classifica fa visita al Torino di Sala, immischiato nella lotta per non retrocedere, sul difficile campo del Comunale, con l’obiettivo di mettersi alle spalle la crisi tecnica che ha costretto la società prima ad esonerare il tecnico svedese per poi richiamarlo dopo la breve parentesi con Spinosi. Il Torino, spinto dalla curva, è tuttavia più intraprendente e deciso a cercare la via del gol. Al 2′ Muller smarca Edu in area di rigore giallorossa, ma il suo tiro finisce di un soffio a lato. All’ 11′ è Voeller che, lanciato in profondità da Giannini, riesce ad infilarsi fra le maglie torinesi ma è bravo il portiere Marchegiani a salvare sull’attaccante tedesco. E’ sempre il Toro a cercare il vantaggio e, dopo esserci andato vicinissimo con Muller al 17′ su punizione, lo trova al 31′ con lo stesso brasiliano che imbeccato perfettamente da Skoro penetra nella difesa giallorossa e batte Peruzzi. Al quarto d’ora della ripresa pareggia la Roma: contropiede letale innescato dalla difesa giallorossa che con un lungo lancio serve Voeller che solo contro tre avversari riesce a ingannarli con una serie di finte per poi insaccare alla sinistra di Marchegiani. Dieci minuti dopo arriva il vantaggio granata con Fuser che sfrutta una sponda di testa dell’ottimo Skoro dopo una punizione di Ferri. All’ 83′ arriva il colpo del KO per i giallorossi con un altro gol di Muller lanciato in contropiede da Comi.
TABELLINO
Stadio Comunale di Torino, 9 aprile 1988, XXIV giornata
Torino-Roma 3-1 (31′ Muller, 59′ Voeller, 68′ Fuser, 83′ Muller)
Torino: Marchegiani, Brambati, Ferri, Comi, Rossi, Cravero, Fuser, Sabato, Muller, Edu (66′ Bresciani), Skoro (72′ Catena). A disp.: Lorieri, Benedetti, Landonio. All.: Sala.
Roma: Peruzzi, Tempestilli, Nela, Di Mauro, Oddi, Collovati, Renato, Gerolin (76′ Rizzitelli), Voeller, Giannini, Policano. A disp.: Tancredi, Ferrario, Desideri, Conti. All.: Liedholm.
Arbitro: Paparesta
SEGNO X
Vincere in concomitanza con il derby di Milano sarebbe importante e Capello lo sa. La Roma, quarta dopo sei giornate a soli tre punti dalla Lazio capolista, vuole e deve rimanere incollata al treno delle prime per giocarsi con tranquillità il quarto posto ed essere al riparo da eventuali risalite delle avversarie per la Coppa Uefa. L’avversario di turno degli uomini di Capello è il Torino di Mondonico, squadra ostica soprattutto al Delle Alpi. Il tecnico giallorosso si affida ad un 3-5-2 con Totti e Montella terminali offensivi e schiera Di Francesco al posto dell’indisponibile Cafu sulla destra. Al 20′ è il Torino a passare in vantaggio: Diawara scende sulla destra e crossa, sulla traiettoria interviene un difensore della Roma, ma il rimpallo giunge a Scarchilli che insacca con un forte tiro di sinistro. Poche emozioni per tutto il resto del primo tempo e per vedere una reazione della Roma bisogna aspettare il cinquantacinquesimo quando Di Francesco pareggia i conti con un bel colpo di testa su assist di Assuncao direttamente da calcio di punizione. Capello, vista la stanchezza dei suoi a causa dell’impegno di coppa settimanale contro il Goteborg, è soddisfatto del pareggio: “Nel primo tempo la Roma non mi è piaciuta, vincere non sarebbe stato giusto”.
TABELLINO
Stadio Delle Alpi di Torino, 24 ottobre 1999, VII giornata
Torino-Roma 1-1 (21′ Scarchilli, 55′ Di Francesco)
Torino: Bucci, Bonomi, Cruz, Diawara, Mendez, Pecchia (21′ Maltaglaiti), Scarchilli, Coco, Sommese (84′ Tricarico), Ferrante, Ivin (60′ Silenzi). A disp.: Pastine, Galante, Brambilla, Lentini. All.: Mondonico
Roma: Antonioli, Rinaldi, Zago, Aldair, Candela, Tommasi, Assuncao, Alenichev (27′ Fabio Junior), Di Francesco, Totti, Montella. A disp.: Lupatelli, Mangone, Zanetti C., Gurenko, Blasi, Choutos. All.: Capello
Arbitro: Racalbuto.
Note: espulso al 90′ Diawara per proteste dopo l’ammonizione.
SEGNO 2
La Roma di Spalletti, vera delusione del campionato, si presenta a Torino per l’ultima del girone d’andata a meno sei dal Napoli quarto con ben cinque squadre davanti a lei racchiuse in 4 punti. Il Toro dal canto suo balla in terz’ultima posizione con sole cinque lunghezze sul Chievo fanalino. Novellino deve fare a meno degli squalificati Dzemaili e Pisano e con Abbruscato e Zanetti in infermeria. Roma priva di Perrotta, squalificato, e degli infortunati Totti, Vucinic, Doni e Tonetto.
La squadra giallorossa parte cercando di costruire ma la rete difensiva messa in atto dai piemontesi tiene: Mexes, al 15′ non riesce a superare Calderoni nonostante stacchi indisturbato a centro area. De Rossi al 32′ invece non arriva di un soffio su assist radente di Taddei. In campo c’è più Roma ma i giallorossi commettono troppi errori e costruiscono manovre spesso prevedibili.
Nella ripresa, dopo una chance fallita subito da Taddei, il Toro mette a nudo qualche difficoltà di troppo del centrocampo ospite grazie anche all’ingresso di un esplosivo Rosina. Il neo entrato vivacizza la manovra granata e nemmeno l’ingresso di Aquilani riesce a scuotere gli uomini di Spalletti. Baptista, al 29′ manda alto un assist prezioso di Menez. La “Bestia” tuttavia sembra ispirato e, nel recupero, arriva la meravigliosa rovesciata sul cross della disperazione di Mexes. La prodezza del numero 19 permette alla Roma di restare in piena corsa per il quarto posto, obiettivo minimo di una stagione tormentata. Spalletti a fine match è soddisfatto ma visibilmente provato: “Successo frutto di un colpo da grande campione: Baptista. Artur molto bene. Aquilani? D’ora in poi avrà più spazio. Totti? Non vedo l’ora che torni. Di lui non si fa a meno”.
TABELLINO
Stadio Olimpico di Torino, 18 gennaio 2009, XIX giornata
Torino-Roma 0-1 (90′ Baptista)
Torino: Calderoni; Dellafiore, Di Loreto, Pratali (26′ Colombo), Ogbonna; Diana, Barone, Saumel, Vailatti (59′ Abate); Stellone, Amoruso (57′ Rosina). A disp.: Sereni, Natali, Corini, Bianchi. All.: Novellino.
Roma: Artur; Cicinho, Mexes, Juan, Riise; Taddei (61′ Aquilani), De Rossi, Brighi (80′ Cassetti), Pizarro; Menez, Baptista. A disp.: Bertagnoli, Loria, Panucci, Virga, Greco. All.: Spalletti
Arbitro: Rocchi
Note: espulso al 90′ Barone per proteste
Giovanni Parisi (@ParGio90)