Il segno X nelle partite di campionato giocate tra Atalanta e Roma allo stadio Azzurri d’Italia manca da ben dodici anni, ovvero dalla stagione 2001/2002, quella che la squadra giallorossa disputò con lo scudetto tricolore sul petto. Gli uomini allora allenati da Fabio Capello impattarono in un pomeriggio autunnale a Bergamo, contro la coriacea ed organizzata Atalanta di Vavassori, guidata da quel Cristiano Doni che si sarebbe conquistato di lì a poco la convocazione in azzurro per i Mondiali del 2002. Gara tosta, con la Roma poco brillante in fase offensiva, dove pesano le assenze di Montella, Batistuta e Cafu, mentre capitan Totti è imbrigliato dalla marcatura a uomo di Berretta per tutto il match. Il migliore in campo è il portiere Antonioli, che salva nell’abulico primo tempo in un paio di occasioni su Rossini e Doni. Ripresa più viva, sbloccata dalla magia su punizione di Marcos Assunçao, abile ad aggirare la barriera sul primo palo al 54′. L’errore dei giallorossi è quello di non spingere per chiudere la pratica, bensì si limitano a difendere l’1-0 in maniera persino disordinata, tanto che a un quarto d’ora dal termine Aldair ingenuamente aggancia Comandini in area romanista. Rigore indiscutibile che Doni trasforma per il pareggio finale, che rallenta in maniera evidente il cammino della Roma verso la vetta della classifica.
Il tabellino dell’incontro:
ATALANTA (4-4-2): Taibi; Zauri, Sala, Carrera, Bellini; Zenoni, Berretta, Dabo (90′ Rustico), Doni; Comandini (84′ Rinaldi), Rossini. All. Vavassori
ROMA (3-5-2): Antonioli; Zebina, Zago, Aldair; Panucci, Tommasi, Assunçao, Lima, Candela; Totti (76′ Tomic), Delvecchio. All. Capello
Arbitro: Gennaro Borriello
Ammoniti: Carrera, Dabo, Comandini (Ata), Tommasi, Candela, Delvecchio (Rom)
Marcatori: 54′ Assunçao, 75′ rig. Doni
Keivan Karimi