(G.Di Marzio) Si chiama Domenico Berardi, è calabrese, ha la testa dura e un talento da predestinato. Gioca nel Sassuolo ma segna già per la Juve, che prima di tutti ne ha preso metà cartellino e ieri ha esultato per la prima volta dopo un suo gol. Di Francesco ha promesso che presto lo convincerà a chiedere scusa alla FIGC (che lo ha squalificato fino a marzo) per non aver risposto a una convocazione dell’Under 19, lui intanto guarda dritto e blocca la Roma all’Olimpico, nessuno aveva mai segnato a De Sanctis in casa sua.
Dieci vittorie e due pareggi, per carità non parliamo di mezza crisi giallorossa solo perché non ne hanno vinte dodici di fila: gli ultimi due punti sono figli di un piccolo e inevitabile calo, soprattutto realizzativo. Gli infortuni di Totti e Gervinho hanno costretto Garcia a cambiare il volto offensivo di una squadra che giocava a memoria, con i movimenti del capitano e gli inserimenti senza palla e ad alta velocità dell’ivoriano e Florenzi. Borriello è un attaccante che ha bisogno di cross e ieri si è pure fatto male, Ljajic è un solista elegante che spreca troppo davanti ai portieri, Destro non è ancora pronto. Ecco perché la sosta arriva al momento giusto per ripresentare poi, contro il Cagliari, una Roma di nuovo fresca e spietata sotto porta. (…)
Fonte: bloglive.it