(M. Pinci) – La festa per i 10 successi in 10 gare ancora fresca, negli occhi e nelle gambe. Rudi Garcia sembra averci preso gusto: e la sua Roma, contro il Torino, punta il record assoluto del Tottenham, 11 vittorie nelle prime 11 gare. Un caso unico nella storia che l’allenatore francese vuole eguagliare: “Magari dopo il record italiano si arriva al record europeo“, dice alzando l’angolo di un sorriso quasi beffardo. Una concessione che non dimentica però il valore dell’avversario: “Perché quando gioca il Torino c’è sempre spettacolo, prende spesso gol ma gioca bene“.
“ORA IL RECORD EUROPEO” – Sembra quasi che nel match di domenica a Torino l’allenatore non riconosca le insidie che lo avevano portato a parlare di quella con il Chievo come “la gara più difficile”. Stavolta Garcia si lascia addirittura andare a un cauto ottimismo: “Tutti vogliamo che la nostra serie duri il più a lungo possibile. Questo non è un peso, è un aiuto psicologico, così non possiamo pensare alla prossima in casa ma ci concentriamo solo sul Torino. Poi forse dopo il record italiano si arriva al record europeo. Per noi non serve a niente, ma per il gruppo può essere uno stimolo psicologico importante“. Neanche le due gare in quattro giorni gli fanno alzare il livello di allerta: “Recuperiamo meglio quando vinciamo, perché la testa è importante. Quando vinciamo, giocare ogni tre giorni per i giocatori è meglio che allenarsi“. Tutti pronti, allora, ad allungare la striscia, contro un avversario che però ha già messo in difficoltà Inter e Juventus: “Spero sia una bella partita – sorride l’allenatore capolista – quando c’è il Torino è sempre spettacolare. Prende gol, ma gioca bene”.Neanche giocare ancora una volta dopo le dirette concorrenti per il titolo infastidisce Rudi: “Quando vinciamo non dipendiamo dagli altri, e questa cosa rimarrà solo se continueremo questa serie. Anche se sappiamo che sarà dura. Siamo ambiziosi, vedremo. Speriamo che vinca la squadra migliore e che la squadra migliore sia la Roma“.
“LA ROMA NON È IL MIO TRAMPOLINO” – Intanto il volto e il nome di Rudi Garcia hanno iniziato a invadere le prime pagine dei giornali – non solo sportivi – occupando sempre più spazio anche nei telegiornali. L’uomo copertina del campionato, però, non guarda a questi risultati come un modo per farsi conoscere: “Questi risultati un trampolino per me? Questa cosa non esiste mai nella mia testa. Io lavoro in un club come se la mia carriera debba essere sempre in questo club. Io sto bene qui, vedremo come finirà la stagione, sarà un’esperienza importante e con molta passione“. Che lo ha portato, sin qui, a staccare in classifica i giganti di Juve e Napoli: “Ma io guardo solo i numeri: 8 vittorie, un pareggio, una sconfitta, hanno un ritmo da scudetto“. Anche per questo, Garcia non abbassa la guardia, e anzi avanza le proprie preoccupazioni: “Mi preoccupa solo di avere meno soluzioni davanti. Borriello, Ljajic hanno bisogno di giocare tanti minuti di fila, ma per loro è difficile farlo perché hanno meno minuti nelle gambe“. Eppure, i motivi per sorridere non mancano: “La cosa più importante è che la squadra stia bene dal punto di vista fisico e così è. Ho visto una squadra che si migliora partita dopo partita e nel tempo, non è casuale che segniamo tanto nella ripresa“.
“BURDISSO PRONTO, GERVINHO? NON CORRO RISCHI” – Anche per non sciupare questa condizione, il club ha deciso di annullare, rimandandolo alla prossima stagione, la tournée in Indonesia. E Garcia sorride: “Poteva essere un’esperienza importante per i calciatori e per me. Ma quel viaggio non è per me un viaggio ottimo, preferisco che abbiamo tempo per preparare tutto con calma la prossima stagione. Anche con il capitano, che è l’uomo chiave che il mondo conosce, andare senza di lui non ha senso“. A Torino, oltre a Totti, mancherà anche lo squalificato Castan. Al suo posto toccherà a Burdisso, “Lo merita perché si allena da grande professionista – ammette Garcia – e va bene anche per Castan che così può riposare“. Difficile invece possa recuperare Gervinho: “Era a fare una risonanza, se c’è il minimo rischio non lo corro”. Chiusura sulla squalifica di Cuadrado: “Per me non è normale che non giochi la prossima partita. Durante la partita si sbaglia, ma in Francia c’è una commissione video per analizzare i fatti dopo le partite e può decidere sia contro che a favore dei giocatori. Se ci fosse anche qui sarebbe molto meglio“.