Ad impensierire Rudi Garcia a poche ore da Roma-Cagliari ci si mette anche il rugby. Non bastava il maltempo che non ha permesso ieri alla squadra di allenarsi in campo, o Chen Feng per colpa del quale il tecnico francese teme che l’ambiente romanista pensi più ai cinesi che ai cagliaritani. L’ansia di Garcia nasce dal pensiero al terreno di gioco dell’Olimpico post Italia-Argentina di rugby.
E in conferenza stampa dice: «Programmazione strana. Non credo sia una novità che il nostro pallone ha bisogno di rotolare e quello ovale no. Non avevo mai visto giocare sullo stesso campo una partita di rugby e due giorni dopo una di calcio. C’è poco da fare, se non dimostrare di essere una grande squadra capace di superare anche queste difficoltà»
Pensiero per le condizioni del campo, e pensiero per come stanno Balzaretti e Destro «guarito e pronto alla convocazione. Dal punto di vista atletico Mattia ha ancora tanto lavoro davanti» . Ma non è che oggi come oggi Garcia disponga di un pozzo di San Patrizio nel quale pescare uomini. I tre di centrocampo sono tutti diffidati, Totti migliora come certifica un comunicato e oggi effettuerà un altro salto di qualità nella preparazione per rientrare l’8 dicembre con la Fiorentina. Balzaretti e Maicon non stanno granché (meglio il secondo del primo) e in fondo l’unica buona notizia portata dalla sosta del campionato è il recupero di Borriello.
Garcia è nervoso, di quel nervosismo sottile che gli piega spesso le labbra in un ghigno senza consentirgli di dare in escandescenze. «Maicon ha giocato da cima a fondo due partite. Due amichevoli. D’accordo, per mantenere la forma è un buon sistema. D’altra parte sta giocando tanto dopo due anni in cui non era accaduto. Dobbiamo gestirlo e il nostro staff medico e fisioterapico è abilissimo» . Infatti il brasiliano, libero dalle pretese di Felipe Scolari, ha facoltà di risparmiare corsa e fiato quando lo si ritiene opportuno e non per questo deve suonare l’allarme ogni volta che salta un allenamento.
Insomma, Garcia ha più di un problema da risolvere, più di una falla da tappare entro le prossime ventiquattr’ore. Con la Juventus che gli graffia le spalle. «Gioca prima di noi e può superarci. Ma dipende soltanto dalla Roma essere comunque in testa alla classifica dopo la partita di lunedì sera. E lo saremo» . Poi ha tenuto a rivolgere un pensiero alla Sardegna ferita.
Fonte: Corriere dello Sport