(T.Riccardi) – Ricominciare da 3. Non dai pareggi consecutivi contro Torino, Sassuolo e Cagliari, che hanno solo normalizzato un’ascesa da record, ma dai gol subiti dalla Roma nelle prime 13 partite giocate: 3, per l’appunto. Lo scorso anno, alla tredicesima giornata, il dato era decisamente diverso: 23 gol subiti.
“Mi piace giocare all’attacco, ma penso anche alla difesa”, avvertì Rudi Garcia in sede di presentazione a New York per far capire che la musica sarebbe cambiata di lì a poco. Stessa idea dei dirigenti, che dopo la finale del 26 maggio hanno preferito ingaggiare calciatori esperti come Morgan De Sanctis, Maicon Douglas e Mehdi Benatia. Uno più uno ha fatto due e ora si parla della miglior difesa d’Europa. Meglio di Juventus, Barcellona, Arsenal, Bayern Monaco e Paris St. Germain, i club leader nei rispettivi paesi. Ma meglio pure delle altre inseguitrici: Atletico Madrid e Real Madrid in Spagna, Arsenal e Liverpool in Inghilterra, Bayer Leverkusen e Borussia Dortmund in Germania, Lille e Monaco in Francia. Nessuno nel continente, nei tornei più competitivi, ha subito così poco. Il Barcellona, capolista nella Liga, oltre a vantare il miglior attacco (42 reti realizzate), può contare anche sulla retroguardia meno perforata: 8 gol incassati. Discorso diverso in Premier League: il reparto arretrato meno battuto appartiene al Southampton, con 7 reti. I rossi di Pochettino, però, non occupano posizioni Champions, ma sono al quinto posto a 6 punti dall’Arsenal primo. La formazione di Wenger – in compartecipazione con il Chelsea – ne ha presi 10. In Bundesliga primeggia il Bayern Monaco di Guardiola: 7 gol subiti. Bayer Leverkusen e Borussia Dortmund, che incalzano in classifica, sono a 14. Chi si avvicina di più al dato della Roma è il Lille in Ligue1 (secondo alle spalle del PSG) con 4 reti incassate. Scherzi del destino: non solo la società di provenienza di Garcia, ma pure l’attuale club dell’ex Simon Kjaer. Il centrale danese, dopo l’esperienza fugace (e poco convincente) nella Capitale del 2011-2012, ha trovato la sua dimensione in Francia. Il Lille, dal canto suo, detiene un record: ha chiuso 12 partite senza subire gol. I giallorossi sono a 10, ma hanno giocato una gara in meno. Insomma, il bunker romanista è quello che sta funzionando meglio.
Garcia ha sempre schierato una linea a 4 uomini: Maicon, Benatia, Castan e Balzaretti sono gli elementi – minutaggio alla mano – più utilizzati dall’allenatore francese. Chi non ha saltato un secondo di gioco è il portiere De Sanctis, in campo per 1238 minuti. Il numero 26 ha parato finora il 91.2% dei tiri subiti nello specchio, la più alta percentuale di interventi utili in Europa. La grande solidità difensiva è spiegata pure nel numero delle ammonizioni ricevute: 23. Se da un lato si può sperare in un rallentamento della tendenza per non avere troppi squalificati nel corso del campionato, dall’altro è emblematico della volontà di non subire attacchi avversari. Lo aveva confessato pure Daniele De Rossi dopo il 5-0 al Bologna: “Pure a risultato acquisito ci tenevamo a non subire nulla ed io ho preso un’ammonizione stupida proprio per questo”. Anche questo ha portato a subire 3 gol. E proprio da lì bisogna ricominciare, da 3.
Fonte: asroma.it/Membership