(G. Piacentini) – Ad ogni sosta del campionato ne approfitta per “concedersi” alla televisione francese. Non si è ancora capito se lo fa per scaramanzia o per la nostalgia di casa, o se più semplicemente perché in Francia hanno imparato ad apprezzarlo più adesso di quando allenava lì. Fatto sta che oltralpe Garcia, la Roma e la corsa scudetto sono diventati ormai argomento di discussione, al punto che anche a casa sua il tecnico comincia a sentire la pressione.«Certo – ha detto rispondendo alle domande dei giornalisti francesi – che so quando è stato vinto l’ultimo scudetto a Roma, non ricordatemelo pure voi. Abbiamo vinto dieci gare e ne abbiamo pareggiate due, ma la Juventus è dietro solo di un punto. Loro e il Napoli sono costruiti per vincere lo scudetto, noi non siamo a quel punto: dobbiamo ritrovare l’Europa, possibilmente la Champions perché è più magica».
È arrivato da semi sconosciuto, ora tutto quello che si muove dentro Trigoria è sotto il suo controllo. «Avevo poco credito, all’inizio intorno alla squadra e alla società c’era un ambiente negativo che durava da due anni, reso ancora più incandescente dala finale di Coppa Italia persa contro la Lazio. Io ho cercato di coinvolgere i giocatori nel progetto di gioco e a lavorare dal punto di vista psicologico. La panchina della Francia? Io sto molto bene alla Roma, per quanto mi riguarda mi comporto come se dovessi rimanere per sempre. Per ora va tutto bene, io mantengo i piedi per terra e non cadrò nel catastrofismo quando le cose andranno male: cerco di temperare l’ottimismo smisurato, anche se è normale che i tifosi sognino ». A proposito di tifosi, da qualche mese in curva Sud è nata l’iniziativa «Salviamo Campo Testaccio», lo storico campo che versa in condizioni di totale abbandono. Ieri circa 200 persone – presenti anche Giorgio Rossi e Giacomo Losi – si sono date appuntamento per ripulirlo, e per attirare l’attenzione delle istituzioni, nella speranza che qualcuno si attivi per riportarlo agli antichi splendori.