(G. Piacentini) – Argomento del giorno a Trigoria, in vista di Roma-Sassuolo: spostare Miralem Pjanic nel ruolo di Francesco Totti, come è successo domenica scorsa contro il Torino, oppure dare fiducia al tridente composto daLjajic, Borriello e Florenzi? In attesa del rientro del Capitano, che ne ha ancora per almeno un mese e che ieri si è concesso un pranzo al mare insieme a Morgan De Sanctis, il dubbio di Rudi Garcia alla vigilia della gara contro gli emiliani (arbitra Giacomelli, che in questa stagione ha già fischiato Roma-Verona 3-0 del 1 settembre) è sempre il solito.
Contro i granata, nella partita che ha fatto segnare il primo pareggio stagionale dopo 10 vittorie di fila, il tecnico ha deciso per l’avanzamento del bosniaco e l’inserimento di Bradley, andando ad alterare gli equilibri in due reparti: centrocampo e attacco. Una soluzione, provata anche ieri in allenamento, dovuta alla necessità di inserire forze fresche, visto che si giocava a poche ore dalla gara contro il Chievo.
Se invece Garcia deciderà di tornare all’antico, con Pjanic a centrocampo, la scelta sarà tra Marco Borriello e Marquinho al fianco di Florenzi e Ljajic (con un nuovo look «alla marine»). È un ballottaggio «filosofico» che avrebbe ripercussioni sul modo di interpretare la gara: più gioco sulle fasce e cross con in campo il centravanti napoletano, meno punti di riferimento con il brasiliano.
A scompaginare i piani potrebbe pensarci Gervinho, che ieri è tornato a correre e nelle prossime ore si sottoporrà a nuovi esami clinici: se dovessero essere quelli sperati, l’ivoriano potrebbe essere convocato a sorpresa.