(L. Valdiserri) Dall’entusiasmo più sfrenato (soldi americani + soldi cinesi = scudetto e Champions League) alla paura che tra poco «si mettano a volare gli stracci» e che a rimetterci sia proprio la Roma. La migliore dopo due stagioni in cui le delusioni sono state molto più numerose delle soddisfazioni.
La vigilia di Roma-Cagliari preoccupa i tifosi giallorossi e non sono i due pareggi consecutivi con Torino e Sassuolo dopo dieci vittorie consecutive; non la Juve che ha vinto le ultime cinque partite di campionato senza subire nemmeno un gol; non il Cagliari con la sua bestia nera Daniele Conti, figlio di tanto padre. È che ieri è andata in onda la guerra dei Rosestra James Pallotta e UniCredit.
Prima l’attacco del presidente bostoniano, che ha messo persino in dubbio la trattativa con il magnate cinese Chen Feng: «Siamo continuamente costernati per la diffusione da parte di UniCredit di sciocche e imbarazzanti informazioni false sui media. Questo è vergognoso e fa male a me, alla nostra squadra e ai nostri tifosi». Poi la risposta dell’istituto di credito che«conferma che sono in corso discussioni con un investitore interessato a rilevare una quota della partecipazione detenuta dall’Istituto nella società che controlla la A.S. Roma». In mezzo: la Roma. Sullo sfondo: la partita di stasera.