(G. Piacentini) – La sosta del campionato, per una volta, è stata accolta con piacere da Rudi Garcia, che avrà 15 giorni per ricaricare le pile della squadra e per provare a recuperare alcuni giocatori che negli ultimi tempi sono stati più in infermeria che in campo. Quando, domenica pomeriggio,Marco Borriello si è fatto male, Garcia ha dovuto dare fondo a tutta la sua fantasia per allestire un tridente competitivo: oltre al centravanti napoletano, infatti, mancava Totti e Gervinho era in panchina solo per onor di firma, mentre Mattia Destro non è mai stato a disposizione. Contro il Cagliari, alla ripresa del campionato, il tecnico potrebbe avere a disposizione tre dei quattro attaccanti che gli mancano.
Borriello domani si sottoporrà a degli esami alla caviglia infortunata: se, come sembra, non c’è interessamento dei legamenti, le possibilità che alla ripresa sia disponibile sono alte. Insieme a lui ci sarà Gervinho, che ha risposto alla convocazione della Costa d’Avorio e sabato sarà in campo nello spareggio contro il Senegal: scontata, a meno di ricadute, la sua presenza contro il Cagliari. Prosegue nel migliore dei modi il «ricondizionamento » atletico di Mattia Destro, che ha cominciato a forzare: per il momento il suo fisico ha risposto bene ed è probabile che contro il Cagliari potrà tornare a respirare l’aria di una partita vera. Chi non ci sarà sicuramente è Francesco Totti.
Anche ieri il Capitano è stato a Trigoria a lavorare – fisioterapia e palestra – ma fino a quando non tornerà a correre sul campo con una certa continuità è impossibile stabilire con certezza una data per il suo rientro. Nessun problema per Medhi Benatia, che ha completamente superato il problema al polpaccio accusato a Torino. Contro il Cagliari bisognerà fare attenzione ai cartellini gialli: in diffida ci sono De Rossi, Pjanic, Strootman, il centrocampo titolare, oltre a Florenzi mentre a Ljajic sono stati comminati 2.000 euro di multa dal giudice sportivo per l’intervento in area del Sassuolo che l’arbitro Giacomelli ha valutato come simulazione, scatenando le proteste vibranti dei 50 mila dell’Olimpico e di tutti quelli che già dopo la gara col Torino (mancato rigore su Pjanic e fallo di Meggiorini in occasione del gol di Cerci) hanno gridato al complotto.
Sull’argomento è intervenuto ieri il d.g. Mauro Baldissoni, chiarendo il punto di vista della società. «Se pensassimo che il campionato non è regolare perché gli arbitri decidono come finiscono le partite non dovremmo scendere in campo ed è evidente che non è così. Se poi dovessimo pensare che, strillando, potessimo condizionare gli arbitri allora faremmo un errore ancora più grande e più sciocco».