(E. Intorcia) – La Roma dei record, che a Torino cerca l’undicesimo acuto, ha imparato a vincere anche di testa. In senso metaforico, anche se la rete di Borriello contro il Chievo si segnala per la novità tecnica, trattandosi della seconda realizzata dai giallorossi con un’inzuccata, dopo quella di Florenzi al Bologna. Quella volta si era trattato di un tap in su respinta del portiere, contro il Chievo, invece, la formazione giallorossa ha introdotto nel proprio repertorio offensivo la soluzione standard cross-testa-gol. Ma il punto è un altro. La Roma ha imparato a vincere anche di testa, cioè a portare a casa il risultato pieno facendo aritmeticamente il minimo indispensabile: una rete e difesa blindata, cercando il gol decisivo con tenacia e coraggio a Udine (in inferiorità numerica), con pazienza e lucidità con il Chievo.
CONTRO TENDENZA – D’altra parte sono proprio questi risultati a dare senso pieno alla straordinaria solidità difensiva. Se De Sanctis non prende gol, il compito dell’attacco diventa all’improvviso più leggero: una rete per vincere, le altre sono per lo spettacolo. Nelle ultime due gare la Roma è andata in controtendenza, rispetto al proprio ruolino di marcia, appunto, ma anche rispetto all’andamento del campionato. In Serie A quest’anno si segna come mai prima d’ora dal ritorno al format a 20 squadre. Anche perché, da un anno all’altro, si sono ridotti i pareggi a reti bianche e le vittorie “minime”, quelle da 1-0. Oggi, su un totale di 76 successi, solo 11 volte è stato sufficiente un gol per fare festa, un’incidenza del 14,5%. Un anno fa, su 284 vittorie, quel risultato si è ripetuto 66 volte, con una quota del 23%. Oggi la Roma è seconda nella classifica degli 1-0: con quella formula i giallorossi hanno battuto Udinese e Chievo, mentre la Juve ha liquidato Toro, Samp e Parma. Il Milan invece ha fermato Udinese e Samp. (…)
VALORE AGGIUNTO – La distribuzione delle frequenze dei risultati indica che una vittoria su due in A è arrivata con due reti all’attivo e che, complessivamente, sono in costante aumento i successi ricchi, quelli da “over”. Restando alla Roma, è il confronto con la passata stagione a far capire quanto questi 1-0 siano il valore aggiunto. Nel 2012-13 i giallorossi ottennero un solo 0-0 (con il Milan) e 5 pareggi per 1-1: segnando una rete in più con il Milan e incassandone una in meno nelle altre cinque gare, avrebbe trasformato sei “X” in altrettante vittorie, con un +12 in classifica che avrebbe significato terzo posto e preliminari di Champions.