(E. Pinna) – E’ davvero avvilente vedere un arbitro mediocre come Peruzzo. In una partita sulla carta facile facile (non l’avrebbero data a lui), riesce a complicarsi la vita. Fa zero per farsi accettare (ed infatti ogni decisione è accompagnata da polemiche e anche insulti, Sardo all’ammonizione usa più di un epiteto pesante), rischia il controllo della partita nonostante sette ammoniti, dimostra poca personalità (già fischiare l’inizio della partita imitando qualcuno che è più su di lui nella scala gerarchica arbitrale non è un gran segnale). (…)
PRIMO TEMPO – Pjanic cerca di battere una punizione, davanti Paloschi non si allontana: manca il giallo, il regolamento è chiaro, un giocatore deve essere a distanza di gioco per far battere la punizione. Intervento a gamba altissima (così alta che prende Dodò in testa) di Sardo che viene giustamente ammonito (tendiamo all’arancione…). Il giocatore gialloblù allontanandosi invia a Peruzzo una serie di insulti, partendo con «Ma che c…o stai a fa». Manca il giallo per Strootman (su Hetemaj). Non c’è nulla, in area del Chievo, fra Sardo e Marquinho. Giusto il giallo di Dainelli (su Strootman). Lo stesso Dainelli doveva essere espulso: Strootman si mette legittimamente davanti a Puggioni, ostacolandogli la visuale sul posizionamento della barriera. Il difensore arriva e lo spinge via due volte, era già ammonito.
SECONDO TEMPO – Giallo per Pjanic, più per l’irruenza su Hetemaj: il Chievo ci mette un minuto prima di battere la punizione. Due off side a Pellissier: ok. Paloschi in off side quando Rigoni tira e De Sanctis non trattiene il pallone: non lo fosse stato, sarebbe stato rigore visto l’intervento irruento di Benatia. Netto fallo di Dainelli, che non trova il pallone e va solo su Borriello, Peruzzo non solo non fischia la punizione, grazia ancora una volta Dainelli, ma fa proseguire il gioco.