(Corrieredellosport.it) – «Juve e Napoli ancora favorite per lo scudetto? Io guardo i numeri: otto vittorie, un pari e una sconfitta sono cifre da capolista». Così Rudi Garcia ha parlato in conferenza stampa prima della sfida contro il Torino, in programma domenica sera. «I granata sono un’ottima squadra e non meritano la classifica che hanno. Dovremo stare molto attenti perchè prendono tanti gol ma ne fanno anche molti. Un problema l’assenza di Castan? Lui è squalificato ma almeno riposerà. Abbiamo Burdisso che è pronto per sostituirlo: è un giocatore di alto livello e un grande professionista».
Il tecnico della Roma è intervenuto anche sulle polemiche in merito all’espulsione per simulazione di Cuadrado: «Un arbitro può decidere e sbagliare, è il calcio. In Francia c’è una commissione video per analizzare questi casi e forse farebbe comodo anche in Italia. Per me non è normale che Cuadrado non giochi la prossima partita, l’allenatore sbaglia, il giocatore sbaglia e anche l’arbitro può sbagliare, ma le regole devono cambiare».
L’allenatore giallorosso non è preoccupato sullo stato di forma della squadra: «Recuperiamo meglio quando vinciamo. La testa è importante e il gruppo sta bene. Dove non arrivano le gambe, arriva la testa. Giocare dopo le altre squadre psicologicamente non è nè un vantaggio, nè uno svantaggio. Se continuiamo a vincere, non ci interessa il risultato di Napoli, Juve o gli altri club. La Roma è un club ambizioso e vuole continuare questa fantastica serie di vittorie. Ljajic? Ha segnato tre gol giocando pochi minuti. Lui ha avuto problemi fisici all’inizio ma ora sta bene. Ha talento e può essere decisivo in questa fase».
E’ l’attacco a preoccupare Garcia: «Purtroppo abbiamo pochi ricambi, visto che tre giocatori sono fuori per infortunio (Totti, Gervinho e Destro, ndr). Borriello e Ljajic giocheranno la terza partita di fila per novanta minuti in pochissimi giorni. Non è facile per loro. Caprari e Ricci dovranno farsi trovare pronti, potrebbe esserci bisogno del loro contributo. La Roma come trampolino di lancio della mia carriera? Io sono uno che lavora in un club come se ci dovesse restare per sempre. Io sono qui e sto bene. Vedremo come andrà la stagione ma io sono felice. Come sta Gervinho? Sta facendo una risonanza, parlerò con il dottore».
Chiosa sul viaggio in Indonesia, previsto inizialmente durante la sosta per le Nazionali a novembre e poi rimandata al prossimo anno: «Sarebbe stata un’esperienza interessante per tutti ma andarci con Totti infortunato non aveva senso. Meglio riproporla fra dodici mesi».