(A.Pugliese) E con questo sono già 6, di cui 4 segnati negli ultimi 7 giorni. Se Domenico Berardi si sta facendo conoscere da tutta Italia a suon di gol, c’è un’altra Italia che aspetta ancora le sue scuse. È quella azzurra, delle nazionali, da cui l’attaccante del Sassuolo è sospeso fino a marzo per aver disertato la convocazione con l’Under 19 alla fine della scorsa stagione (cosa che gli è costata una giornata di squalifica inflitta dalla Disciplinare). «Quando giocavo, il mio sogno e la mia ambizione erano quelle di essere convocato in Nazionale — dice Eusebio Di Francesco —. L’ambizione di migliorarsi è fondamentale, la maglia azzurra ti dà stimoli. Domenico ha già capito di aver sbagliato, ha un bel caratterino, ma nessuno lo conosce meglio di me. E ora spero di convincerlo a tornare sui suoi passi».
Gol e scuse Il giovane dal bel caratterino, però, intanto ieri si è preso un’altra bella soddisfazione, regalando ai suoi il pareggio in extremis in casa della Roma capolista. «Sono contento per il gol, è ovvio, ma soprattutto per come ha giocato la squadra — dice l’attaccante calabrese a fine partita —. Ci abbiamo creduto fino alla fine ed è arrivato un buon risultato. Abbiamo creato molto, alla fine siamo stati ripagati. Noi proviamo a giocarcela sempre contro qualsiasi avversario, perché solo così possiamo provare a salvarci». Lui, invece, può salvare una buona fetta del suo futuro presentando quelle famose scuse. Le etichette nel calcio non aiutano mai e la Figc (per bocca di Di Biagio) ha già fatto sapere che non aspetta altro per riprenderlo in considerazione. Magari Di Francesco riuscirà anche in questo, proprio come ieri è riuscito a fermare la sua Roma.«Se vieni all’Olimpico a fare le barricate ti va bene una volta su 10, alla fine abbiamo rischiato anche con 4 punte — chiude il tecnico del Sassuolo —. La Roma? Ne sono ancora convinto, vincerà lo scudetto. In campo ho rivisto la stessa voglia e la stessa compattezza del 2001».