(V.Piccioni) Case, negozi, cinema anche non vicino alla struttura sportiva per coprire i costi della costruzione degli stadi, anzi degli impianti.Previo il sì di Comuni e Regioni. Ma con risposte certe entro un percorso massimo di 15 mesi. E’ la sintesi dell’emendamento del Governo, ex legge sugli stadi, che sul carro della Legge di Stabilità potrebbe tagliare presto il traguardo. Il testo è ancora bozza, ma le polemiche sono già grandi. Per Legambiente è «un testo vergognoso che permetterebbe di costruire milioni di metri cubi di case, uffici, alberghi in aree inedificabili», dice il vicepresidente Edoardo Zampini, che annuncia un’opposizione «in ogni modo».
STADI E CASE Perché il Comune, l’interlocutore più importante, dica sì deve esserci «un pubblico interesse della proposta». Quanto spendi, quanto è utile la tua proposta per la collettività, quanto devi ricavare dal «resto». Che cos’è questo «resto»? «L’intervento può prevedere uno o più impianti sportivi, nonché insediamenti edilizi o interventi urbanistici entrambi di qualunque ambito o destinazione, anche non contigui agli impianti sportivi, che risultino funzionali al raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell’intervento e concorrenti alla valorizzazione in termini sociali, occupazionali ed economici del territorio di riferimento». Oltre al sì di Comune e Regione, ci deve essere anche l’assenso delle varie Sovrintendenze, che dovranno esprimersi in 30 giorni. Se non rispondono, a quel punto è il Consiglio dei Ministri, con il presidente della Regione, ad «adottare» i provvedimenti necessari.
UN “PASTICCIO” Prevedibile la soddisfazione della Lega di A. E anche il Coni, ufficiosamente, tifa per il sì. Pure per l’allargamento ai piccoli impianti delle norme(capienza superiore ai 500 posti per impianti al coperto, e a 2000 per quelli all’aperto). Duro invece il deputato del Pd, Roberto Morassut: «Un pasticcio. Perché deroghe per gli stadi e non per un carcere o un ospedale? E chi è che stima i costi dell’impianto e la reale corrispondenza fra costi e benefici delle opere? É un testo da ritirare». Luca Pancalli, presidente paralimpico e assessore allo sport a Roma, dà invece un giudizio positivo, con l’auspicio che questo «non generi alcuna forma di speculazione edilizia».
TEMPI VELOCI Ma per Letta il testo è blindato o no? In ogni caso, se la «bozza» diventerà emendamento vero e proprio, a quel punto un’eventuale e probabile (vista la montagna di emendamenti) richiesta di fiducia del Governo sull’intera Legge di stabilità, lo farà diventare subito norma all’inizio dell’anno.