(L. Calamai) –Siamo ai titoli di coda per il Milan del ciclo Allegri. Nella migliore delle ipotesi il tecnico livornese concluderà a giugno la sua esperienza sulla panchina rossonera. La netta sconfitta contro la Fiorentina ha messo a nudo in maniera impietosa i limiti di una squadra mal costruita, troppo fragile nella linea difensiva e senza un vero leader in mezzo al campo. Allegri ha precise responsabilità. Ma non è l’unico imputato. Oltre alle scelte tecniche escono bocciati da questo fallimentare inizio di stagione anche gli investimenti di mercato. In più la crisi di Balotelli ha tolto ad Allegri una delle poche vere armi a sua disposizione. Mercoledì è in programma Barcellona-Milan, una sfida stellare, la scossa elettrica che obbliga il pianeta rossonero a reagire subito. A primavera la società ripartirà da un nuovo allenatore ma serviranno, soprattutto, tanti nuovi giocatori. Cresce, invece, il progetto Della Valle. La Fiorentina ottiene un risultato importante vendicando il torto Cuadrado e candidandosi al ruolo di mina vagante in zona Champions. Domenica Montella ritroverà anche Gomez. E il Supermario viola può aiutare la squadra viola ad alzare ancora l’asticella.
La regola del tre fa sorridere la Juve. Terza vittoria consecutiva in campionato, terza gara senza subire reti, terzo centro di Pogba. E anche tre buoni motivi per pensare positivo in vista della decisiva sfida di Champions contro il Real: Buffon e Barzagli sono tornati quelli veri;Quagliarella per Conte è un’arma preziosa in zona gol e l’ora di riposo concessa a Pirlo consentirà ai bianconeri di avere nelle condizioni fisiche ideali l’uomo che fa la differenza in cabina di regia. La trasferta di Parma rappresentava uno snodo delicato della stagione. C’era il rischio di veder scappare via la Roma e di arrivare al confronto contro il Real in una situazione psicologica da ultima spiaggia. Invece i bianconeri escono da questo anticipo di campionato mettendo grande pressione alla formazione di Garcia e regalando qualche pensierino in più ad Ancelotti. Questa Juve sta ritrovando la fame di un tempo e ha ripreso a segnare con tanti uomini.
Vince anche il Napoli pur non producendo, in questo momento, un calcio spettacolare. La squadra di Benitez, però, ha in attacco qualità in dosi industriali. E sono i singoli a fare la differenza. Il gol di Callejon premia le scelte di mercato del presidente De Laurentiis, l’ex Real ha già raddoppiato la sua valutazione estiva. Ma è la magia di Hamsik a strappare un gesto di grande soddisfazione a Rafa. Hamsik è l’uomo che può aiutare il Napoli a compiere un ulteriore salto di qualità se completa la sua trasformazione da formidabile solista, a uomo squadra. Oggi tocca alla Roma dei record rispondere alle rivali. Chissà con quale stato d’animo Garcia è andato a letto dopo l’abbuffata televisiva. Juve e Napoli non mollano la presa. Ma era prevedibile. Visto che è tornata di gran moda, può funzionare a meraviglia la frase di Giulio Andreotti, tifoso giallorosso doc: «Il potere logora chi non ce l’ha».