I saluti e lo scambio di maglia con l’ex compagno Lamela, le giocate (vane) per i compagni, i complimenti del c.t. avversario: Miralem Pjanic torna a Trigoria dopo l’amichevole tra la Bosnia e l’Argentina negli Stati Uniti (vittoria per i sudamericani 2-0 grazie alla doppietta di Aguero) e si mette a disposizione di Garcia per la partita contro il Cagliari, nonostante i 90 minuti giocati lunedì notte. «Credo che Pjanic – ha detto il commissario tecnico argentino Sabella – sia uno dei giocatori più forti della Bosnia, se non il più forte. È tecnico e completo, mi piace davvero tanto».
Le parole di Sabella ai media argentini prima della partita sono state poi suffragate dai fatti: Pjanic è stato il migliore dei suoi, ha tentato spesso di verticalizzare per i compagni e si è caricato la squadra sulle spalle. I risultati però si sono visti solo a tratti: «C’è ancora un divario tra noi e loro – ha detto a fine partita il c.t. bosniaco Susic –. Non tanto nella tecnica, quanto nell’esperienza. Dobbiamo crescere tanto». Per farlo i calciatori come Pjanic, che giocano nei maggiori campionati europei, saranno decisivi.