(B.Tucci) Il campionato si prende una pausa, quindi è tempo di riflessioni. Si discute, si polemizza, si fanno ipotesi e congetture. I tifosi non vanno mai in vacanza. Si chiedono insistentemente: dove arriverà la Roma? E la Laziouscirà finalmente dal tunnel? In casa giallorossa, la grande euforia ha tirato il freno. Gli ultimi due pareggi hanno sconcertato l’ambiente che aveva toccato il cielo con le dita. La Juve è ad un passo, ha guadagnato quattro punti in due settimane. Ma il cruccio maggiore è il gioco: quando manca Totti, la luce si spegne e la manovra non è più quella che ha strabiliato i critici. Ecco perché nascono dubbi e perplessità e non si è più ottimisti come un tempo.
Forse la squadra non ha riserve valide e quando qualcuno si infortuna, cominciano i guai. Il mister non la pensa così ed è certo che il cammino riprenderà più spedito di prima.
Le parole di Rudi Garcia tranquillizzano la gente che ama il giallorosso? In parte, perché il resto vuole toccare con mano e consulta il calendario per vedere che cosa può accadere prima del break natalizio. Mancano cinque partite: tre in casa con il Cagliari, la Fiorentina e il Catania; due in trasferta con l’Atalanta e il Milan. Tutto sommato, un iter non difficile che potrebbe essere d’aiuto alla capolista. Traguardo importante e delicato che i tifosi non vorrebbero lasciare alle avversarie più accreditate.
A gennaio, che cosa succederà? Arriveranno rinforzi? Le voci si rincorrono. Meglio lasciar correre e far lavorare chi è preposto a questo compito. D’altronde, il mercato estivo ha portato enormi benefici e quindi è bene fidarsi. Meglio non fare previsioni, gli ultras sono diventati di colpo superstiziosi. Dicono con Eduardo: «Non è vero, ma ci credo».
Alla Lazio l’atmosfera è diversa. Molti sono delusi, avevano fatto affidamento sull’arrivo dei nuovi e su quanto aveva promesso la squadra lo scorso anno. Il derby del 26 maggio era stato un toccasana e da questo si partiva per puntare senza indugi alla Champions. Purtroppo, i risultati non sono stati soddisfacenti e, con un occhio ai cugini, si criticava puntualizzando gli errori compiuti dalla società. Oggi, la situazione è migliorata. L’aria è meno pesante e Lotito vuole dai tifosi un appoggio incondizionato, perché crede e ritiene che la Lazio possa tornare ad essere protagonista. Anche in questo caso, mano al calendario per vedere se prima di Natale si possa compiere quel salto di qualità che tutti auspicano. Due gli incontri all’Olimpico con Napoli e Livorno; tre quelli fuori con Samp, Torino e Verona. Un futuro che non è tutto rose e fiori. Ma che potrà tingersi di rosa se i giovanotti diPetkovic torneranno ad essere quelli della prima parte dello scorso campionato. Ricordate quella Lazio?
I tifosi rammentano e sognano. Anche il sorpasso sulla Roma.