(A. Pugliese) – I tempi sostanzialmente coincidono. Anzi, a dire il vero si sono sensibilmente accorciati, se si pensa che domani sarà un mese dal giorno dell’infortunio contro il Napoli.Esattamente la metà del percorso previsto inizialmente (due mesi di stop), percorso che per Francesco Totti potrebbe essere anche molto più breve. Con il Cagliari, lunedì 25 novembre, continuerà a essere out, ma se i progressi manifestati negli ultimi giorni continueranno a essere effettivi, chissà che il capitano non possa accelerare ancora e anticipare il rientro, magari anche solo tra i convocati, per Atalanta-Roma, il prossimo primo dicembre.
GARE NEL MIRINO È un’ipotesi ancora remota, forse più lontana che vicina, ma è anche vero che la forza di volontà che Francesco ha già manifestato in altre occasioni potrebbe essere decisiva. Certo, sia la Roma sia Totti non rischieranno (a proposito, ieri Gervinho è tornato in campo con la Costa d’Avorio) e allora la data più probabile per rivederlo all’opera al momento resta quella su cui il capitano della Roma aveva già posto il mirino: l’8 dicembre, giorno di Roma-Fiorentina, a circa 50 giorni dal k.o. del 18 ottobre.Comunque vada sarà un successo, perché tra i tanti rischi paventati nei giorni passati, c’era stato anche quello (all’inizio) di vederlo addirittura dire addio prematuramente al 2013 (tra i consigli dello staff medico anche quello di doversi operare, ma Totti ha preferito affidarsi alle cure del professor Mariani) e magari dover aspettare Juventus-Roma del 6 gennaio per rivederlo. Questo è un pericolo già scongiurato.
STOP & GO In questo weekend Totti (che con Roberto Mancini è testimonial del Wfp per aiutare le Filippine) ha deciso di staccare la spina. Non si è allenato, preferendo far riposare il fisico e la mente. Riprenderà domani da solo, per un programma di lavoro differenziato che andrà avanti ancora tutta la settimana. Farà anche dei lavori con il pallone, visto che è tornato già a toccarlo da circa una settimana. Poi, dopo la partita con il Cagliari, tornerà a lavorare con il gruppo. Certo, troppo poco per capire già se sarà possibile portarlo a Bergamo, anche perché con infortuni simili (lesione al flessore della coscia destra) le valutazioni vanno fatte passo dopo passo. Ma, a conti fatti, perché non sperarci su?
A VILLA STUART Molto, tra l’altro, dipenderà anche dall’ulteriore controllo che Totti farà a Villa Stuart, dal professor Mariani, tra domani e mercoledì. Nella circostanza Mariani potrebbe anche decidere di non procedere con la terza seduta dei fattori di crescita. Del resto, i tempi di recupero si sono già accorciati, segno che la terapia è servita. Ora dipenderà tutto dalla sua forza di volontà. Ma su questo Francesco ha già stupito in più di un’occasione.