(F. Velluzzi) A sentir parlare di nuovo Pirlo gli viene da ridere. Federico Viviani, però, sulla «maledetta » fa forse meglio del più illustre collega: due gol in B col Pescara e la perla di giovedì sera con l’Under 21 contro l’Irlanda del Nord: «Solo che Pirlo è lontano anni luce. Io mi alleno. Lavoro tanto sui calci piazzati (piazza la palla come fosse un rugbista), uso le sagome alte perché è più difficile».
A Pescara raccontano che su 10 che calcia in allenamento 8 le mette dentro. Il problema è che a Pescara Viviani non gioca più. Il tecnico Pasquale Marino gli preferisce Gaston Brugman, pure lui ‘92, uruguaiano (scuderia Raiola). Il tecnico spiega: «C’è un altro nel ruolo di Viviani che in questo momento sta facendo bene. Nessuna preclusione». Viviani tira dritto: «Mi impegno al massimo per mettere in difficoltà l’allenatore». Partire a gennaio? «Per ora non ci penso». Intanto i prossimi avversari azzurri, i serbi (si gioca martedì, partenza domani) ieri hanno pareggiato 22 in casa col Belgio che ha agguantato la gara al 94’. Il risultato che va meglio all’Italia.