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GAZZETTA.IT Il terzo pareggio costa a Garcia la vetta

Garcia

La frenatina ora diventa frenatona, con il terzo pari consecutivo della Roma (Torino, Sassuolo e Cagliari), che nonostante una partita giocata tutta in attacco non riesce a infrangere il bunker del Cagliari e deve dire addio per ora al primo posto ad appannaggio della Juventus. E siccome i mali non vengono mai da soli, i giallorossi dovranno registrare per la prossima trasferta di Bergamo anche le assenze di Garcia (espulso) e Benatia (uscito a braccia, problema muscolare al polpaccio). Ma grande, grandissima è stata la prova di Avramov, con quattro interventi decisivi.

ASSALTO A METÀ — Garcia ritrova Gervinho, trema subito per Maicon (colpo al polpaccio dopo appena 60 secondi) e riabbraccia Destro dopo sei mesi, anche se Mattia va solo in panchina. Lopez, invece, è privo di Nainggolan (squalificato) e in mezzo preferisce Eriksson ad Ekdal. Ma è la Roma a partire fortissimo, con 4 tiri nei primi 5 minuti e due brividi portati da Gervinho (va via di forza tra tre ma Avramov gli dice di no e Rossettini libera sulla linea di porta il successivo assist dell’ivoriano) e da Maicon (ancora bravo Avramov a deviare in angolo). Al 19′, poi, i giallorossi protestano per un fallo (netto, ma inizia appena fuori area di rigore) di Dessena su Florenzi che Celi non ravvisa.

NON SI PASSA — A fare la partita sono sempre i giallorossi, con Maicon che mette dentro un sacco di palloni, Ljajic che non riesce a fare il vice-Totti e Pjanic che al 30′ sfiora il palo da 25 metri. Ma non si passa ed allora è il Cagliari ad andare ad un soffio dal vantaggio: Cossu va via bene sulla sinistra, Ibarbo sovrasta Dodo, ma sul colpo di testa De Sanctis salva il risultato. Allora la Roma si scuote ed in un minuto sfiora il gol due volte: prima Gervinho di testa colpisce il palo, poi Strootman da solo a tu per tu con Avramov spara sul portiere rossoblù.

DOPPIO NERVOSISMO — La ripresa si apre con lo stesso copione del primo tempo: la Roma fa gioco, ma non riesce a trovare mai il bandolo della matassa anche perché Avramov è perfetto prima su Florenzi al 3′ (con Benatia che maldestramente non riesce a ribadire in rete) e poi su Maicon al 6′ da fuori, la cui sventola è destinata direttamente all’incrocio dei pali. Passano tre minuti e ad andare il gol è invece il Cagliari, ma la rete di Sau di testa (su calcio d’angolo, sponda di Conti) è annullata per fuorigioco (giusto). Poi la partita di colpo si innervosisce e ne fanno le spese Pulga (il vice di Lopez) e Garcia, costretti al 27′ a lasciare il campo in anticipo per proteste. Benatia e Ibarbo si regalano colpi proibiti, Daniele Conti viene investito di insulti dai suoi molto ex tifosi e la partita si spacca, con la Roma a caccia del gol liberatorio e il Cagliari che ha spazi per ripartire e far male. Così al 40′ è De Sanctis a doversi superare su sinistro da fuori di Eriksson. Gli ultimi brividi arrivano in pieno recupero (dopo l’infortunio muscolare di Benatia), con il colpo di testa di Castan su cui Burdisso manca il colpo decisivo e Avramov devia ancora in angolo. Finisce così, con il terzo pari consecutivo della Roma (la prima volta senza segnare gol) e il primo posto lasciato alla Juventus

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