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GAZZETTA.IT Roma-Sassuolo 1-1, Berardi a tempo scaduto rimedia all’autorete di Longhi

Strootman

(A.Pugliese) – Il rischio della beffa si era già intravisto al 40′ della ripresa, quando De Sanctis si è dovuto superare a tu per tu con Floro Flores. La beffa vera, invece, per la Roma arriva a 15 secondi dalla fine del quarto minuto di recupero, quando Berardi risolve in mischia con un tiro che si insacca di potenza sotto la traversa. Il Sassuolo così mette le cose a pari (1-1) e dopo aver fermato il Napoli al San Paolo concede il bis all’Olimpico con la Roma, al secondo pareggio di fila dopo quello col Torino. I giallorossi di Garcia (che hanno giocato con 4 centravanti diversi: dopo l’infortunio di Borriello, in quella posizione ci ha giocato prima Pjanic, poi Florenzi ed infine Ljajic) hanno tenuto il pallino del gioco per tutti i 90 minuti, sprecando però troppo spesso l’occasione del 2-0 e venendo puniti nell’ultimo disperato assalto del Sassuolo. Merito a Di Francesco: nonostante la differenza di qualità tecnica, la sua squadra ha idee, coraggio e gioco.

ARREMBANTE A META’ — Garcia rispetto a Torino risposta Pjanic a centrocampo e mette dentro Ljajic, Di Francesco conferma le due punte e il sogno di fare uno scherzetto alla squadra con cui nel 2001 divenne campione d’Italia. L’avvio della Roma però è tambureggiante: Balzaretti e Maicon danno gas sulle fasce, Strootman pressa a tutto campo e Pjanic inventa e spreca allo stesso tempo (assist invitante al 4′ di Borriello al centro dell’area). Dall’altra parte Di Francesco se la vuole giocare e lo dimostra subito con un tiro da fuori di Berardi (7′) ed un bel destro al volo di controbalzo su schema da angolo di Gazzola (8′, parato a terra da De Sanctis). Ma la qualità in campo è diversa, così al 19′ la Roma passa con un bell’uno-due in velocità tra Pjanic e Florenzi, sul cui tiro Pegolo è bravo nella respinta, ma viene beffato dal goffo tentativo di liberare di Longhi. Poco dopo la mezz’ora i giallorossi perdono Borriello per una distorsione a una caviglia, così a fare il centravanti come falso 9 ci va Pjanic. Ma i brividi arrivano tutti nel finale di tempo: al 46′ Acerbi salva in ripiego su Ljajic (che avrebbe battuto a botta sicura sull’assist basso di Balzaretti), al 48′ Pegolo è bravo a dire di no su di un destro angolato di Ljajic.

RIPRESA — Nella ripresa la Roma va a strappi, ma quando ha spazi per far male prova a chiudere la partita. Così prima è Pjanic ad avere un paio di ghiotte occasioni (in ritardo di un soffio sul cross basso di Maicon e pallone “strozzato” al volo su contropiede impostato e rifinito da Castan), poi Ljajic a sfiorare il 2-0 dopo una splendida apertura al volo di Florenzi, con Pegolo bravo a dire di no nell’uno contro uno. E Ljajic da lì a poco diventa il protagonista assoluto: al 28′ va via in velocità tra tre ma Pegolo si oppone ancora, quattro minuti dopo reclama un rigore per una spinta in corsa di Marrone che gli impedisce di tirare all’altezza del dischetto del calcio di rigore (e viene ammonito per simulazione, fra i fischi dell’Olimpico). Ed al 40′ il Sassuolo va ad un passo dal pari: errore di Burdisso, Floro Flores si invola da solo verso la porta di De Sanctis, che di piede salva la vittoria giallorossa. C’è ancora tempo per un’altra occasionissima per Ljajic (che spara addosso a Pegolo a botta sicura) e per il pari del Sassuolo: palla scodellata in mezzo da Kurtic, Bradley e Burdisso che non riescono a calciarla via sulla sponda di testa di Zaza e Berardi che dai dieci metri gela l’Olimpico e manda in paradiso il Sassuolo. Per la squadra di Di Francesco un pari a quel punto insperato, che fa classifica e morale.

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