

(S. Carina) – Il lutto al braccio nella gara con il Cagliari, le belle testimonianze delle persone che lo hanno conosciuto, un ritratto sotto la Sud, un mazzo di fiori per lui consegnato da De Rossi, i libri di calcio che continueranno a raccontare le sue gesta ma non solo. Il ricordo di Amedeo Amadei, spentosi domenica all’età di 92 anni, potrebbe vivere in eterno. L’idea è stata lanciata ieri da Federico Rocca, presidente del Roma Club Campidoglio: «Amadei è stato un grande calciatore che resterà per sempre non solo nella memoria dei tifosi romanisti ma anche in quella di tutti gli appassionati del calcio italiano. Ci addolora la sua scomparsa ma uno come lui non verrà mai dimenticato dal popolo giallorosso che giustamente lo ha eletto tra gli 11 della Hall of Fame affinché il suo nome rimasse per sempre scritto tra le glorie della Roma. Proprio per questo motivo sarebbe bello potergli dedicare Campo Testaccio una volta riqualificato». Ieri in Curva anche uno striscione, che ricordava una sua frase quando passò dalla Roma all’Inter. «Non potete pretendere che io pugnali mia madre». Nel senso: io contro la Roma non gioco.