(B. Sacca’) – L’ultima domenica del campionato ha rifinito i contorni della classifica. La Roma (e Roma, lo vedremo) è comunque ancora in vetta alla graduatoria,capolista con 32 punti collezionati lungo 12 giornate. E i numeri, si sa, sono sempre incontestabili. La Juventus, per converso, ha superato il Napoli anche grazie ad un gol firmato in fuorigioco, e ha dimostrato di aver ripreso il passo scandito nelle passate stagioni. D’altronde, i bianconeri ora hanno 31 punti, esattamente quanti ne possedevano prima del tredicesimo turno della scorsa serie A. La squadra di Conte, fra l’altro, ha recuperato addirittura quattro lunghezze nei confronti dei giallorossi durante gli ultimi 180 minuti, e il dato induce certo alla riflessione. Pochi dubbi, dunque, la rimonta bianconera e il rallentamento romanista hanno una radice comune: la difesa. Nelle ultime due sfide, del resto, la difesa della Roma ha subìto due (decisive) reti, mentre la difesa della Juventus ha letteralmente chiuso la porta: zero gol. Nulla.
PEPITO D’ORO
Il Napoli, all’opposto, è inesorabilmente sceso sotto il rigo sul piano dei risultati. La classifica si è contratta al vertice e Benitez è ancora terzo, d’accordo, ma i vice campioni d’Italia finora hanno perso entrambe le partite giocate contro le dirette rivali nella corsa verso il titolo. Quanto all’Inter, i nerazzurri hanno risalito la via del successo in fretta, affiorando sulla superficie del quarto posto. La squadra, ad esempio, vanta adesso il miglior attacco con 29 gol, e ha sviluppato soprattutto la capacità di spedire un mare di giocatori a rete: 11 per il momento, un record condiviso con la Roma. La Fiorentina, la quinta forza del torneo, viceversa ha trovato un centravanti da palpiti in Giuseppe Rossi, l’attuale capocannoniere con 11 centri. Il possibile tracollo dovuto all’infortunio di Mario Gomez si è trasformato così in un’opportunità d’oro. Un sollievo, certo.
CAPITALE IN VETTA
Roma, si diceva, oggi conduce anche la classifica delle città della serie A. La Roma e la Lazio hanno conquistato 48 punti insieme, 32 i giallorossi, la metà i biancocelesti; Torino segue con 43; Milano è a quota 38 nonostante le fatiche dei rossoneri; Verona corre a 28 grazie all’Hellas; Genova è ormai invisibile a 26, un ricordo. La sfida rimane però aperta. Incertezza fa bellezza, del resto.