(U. Trani) – È l’altro derby di Balzaretti, cresciuto nelle giovanili granata e passato alla Juve di Capello nella stagione 2005-2006, quella del vecchio record delle 9 vittorie che proprio la Roma ha cancellato giovedì sera.Federico sa che cosa l’aspetta. Perché qui, nella sua città dove la tifoseria del Toro proprio non dimentica quel trasferimento, c’è già tornato da avversario. Anche con la maglia giallorossa. Il 21 aprile scorso fu espulso al minuto 36 della ripresa per doppia ammonizione, ma almeno si portò a casa i tre punti. Ritrova il posto da titolare nel suo stadio, il vecchio Comunale che oggi è Olimpico, contro l’ex romanista Cerci, 7 gol in questo torneo. Per fare uno sgarbo alle sue due squadre del passato: la Juve che insegue a 2 punti e il Torino che l’ha visto crescere e che in casa ha perso solo contro i bianconeri di Conte.
LA SCELTA DI GERVINHO
«Il mio sogno era giocare nella Roma, per questo ho detto no a Lione e Marsiglia». Gervinho poteva tornare in Ligue 1, ma ha preferito riabbracciare il padre francese. Che poi è Garcia, suo allenatore sia a Le Mans che a Lille. «Ha pesato lui nella mia scelta: la fiducia tra noi è reciproca. Ho fatto bene a girare pagina, lasciando l’Arsenal» ribadisce l’ivoriano che ha cercato di far felice papà Rudi, preoccupato per l’emergenza in attacco. La freccia nera ci ha provato addirittura per Udine, ha insistito per esserci contro il Chievo nella notte della Decima e fatto un tentativo per il Torino. Niente da fare. Gli esami strumentali hanno sconsigliato la convocazione, nonostante il miglioramento della lesione muscolare al retto femorale della coscia sinistra. Appuntamento alla prossima, contro il Sassuolo.