(S. Carina) Dopo tre pareggi consecutivi, la parola d’ordine è una: vincere. Rudi Garcia non ne fa mistero:«Andremo a Bergamo per far nostri i tre punti, come al solito. Abbiamo vinto dieci gare e pareggiate tre, non abbiamo mai perso, siamo la difesa meno battuta d’Europa. L’unica volta che non abbiamo segnato è stata contro il Cagliari ma poi sono andato a vedere le statistiche e mi sono reso conto che sono tra le migliori in questo campionato. Abbiamo ancora fame e ho fiducia nei miei ragazzi: li ho visti molto sereni e motivati, come lo è il loro allenatore». Non sembra quindi preoccupato per la leggera frenata della Roma. Nemmeno quando gli chiedono del mal di gol che sembra aver colpito ultimamente la squadra: «Dobbiamo solo lavorare di più. Ci sono cose che dobbiamo migliorare, tipo i calci piazzati, ma non ci sono altre soluzioni. Il problema comunque non esiste. É soltanto questione di efficacia che ci è mancata, e forse anche un pizzico di fortuna».
IL MESSAGGERO Rudi Garcia: “Meglio secondi che primi, ma abbiamo ancora fame di vittorie”
LA PROVOCAZIONE
Nemmeno sul sorpasso della Juventus in classifica fa drammi, anzi: «Il primo posto non è il nostro obiettivo anche se era meritato. Guadagnare un punto sul terzo posto è stata una buona cosa. Forse è una buona cosa anche essere secondi: oggi ad esempio non ho sentito parlare di scudetto. Non abbiamo perso la nostra ambizione ma siamo più tranquilli: prima torniamo in Europa, poi vedremo come partecipare allo sprint finale con i favoriti». Domani l’avversario di turno sarà l’Atalanta: «Storicamente è una piazza difficile. Per me è come andare a Udine, è una squadra che gioca bene in casa e dovremo stare attenti». Le parole di Pallotta – «Vorrei che Garcia diventasse il nostro Ferguson» – lo rendono felice e orgoglioso: «Le sue parole nei miei confronti non mi mettono alcuna pressione, anzi rappresentano una motivazione in più. È un onore sentirlo parlare così, mi invoglia a dare di più. Sono felice qui anche se conosco bene la legge del calcio, è normale essere legati
ai risultati».
Una cosa è certa: il tecnico francese crede nella squadra: «Ho un gruppo che mi piace, non saremmo secondi a un punto dalla Juventus senza una rosa di qualità. Abbiamo giocatori di esperienza e giovani. È una rosa che può ancora fare meglio». Intanto contro l’Atalanta, la Roma ha ben 5 diffidati (Maicon, Florenzi, De Rossi, Strootman e Pjanic): «Non ne terrò conto nel momento di stilare la formazione – assicura – Giocheremo il nostro solito calcio fatto di una sana aggressività. E’ chiaro che mi auguro che nessuno dei cinque sia ammonito ma non posso preoccuparmi prima».Passerella finale sul rischio di revoca dell’As Roma Away in caso di incidenti domenica: «Il calcio è una festa, quando uno segue la propria squadra è per supportarla non per fare altre cose. So che esiste una rivalità tra le due tifoserie ma non è mai troppo tardi per iniziare a fare le cose con più rispetto».
RINNOVO JEDVAJ
Ieri in campo con la Primavera, oltre a Destro, anche Romagnoli, Ricci e Jedvaj (che ha giocato terzino destro, rimediando un cartellino giallo e concedendosi qualche giocata leziosa di troppo). Proprio del croato (che ha compiuto 18 anni giovedì), la società ha ufficializzato il prolungamento del contratto sino al 30 giugno del 2018. Per quanto riguarda il resto del gruppo, leggera seduta tecnico-tattica: differenziato con il pallone per Totti (che va sempre più spedito) e Gervinho, assente Balzaretti. Formazione anti-Atalanta praticamente decisa con l’unico dubbio in avanti tra Borriello e Ljajic.