(V. Meta) – Stefano Colantuono guarda a lui come alla punta di diamante in grado di far fare il salto di qualità alla sua Atalanta. Walter Sabatini, invece, lo vede come un giocatore che alla Roma starebbe proprio bene, al punto da far passare in secondo piano pure il gol segnato ai giallorossi lo scorso anno, nel rocambolesco 3-2 firmato Torosidis sotto la neve. Del resto, Giacomo Bonaventura (per tutti semplicemente Jack) è un pallino di vecchia data per il ds giallorosso, che qualche sondaggio per portarlo a Trigoria lo aveva fatto già a partire dallo scorso gennaio.
A Bergamo in estate erano più o meno rassegnati a vederlo partire, invece è rimasto e adesso che ha recuperato dall’infortunio muscolare alla coscia che l’ha tenuto fuori un mese, è pronto a riprendersi una maglia da titolare. E siccome il caso è solo lo pseudonimo del destino, lo farà proprio domenica contro la Roma, la prima delle sue pretendenti stando alle voci di mercato. «Ma a questi livelli si gioca per la maglia che indossi – ha detto il suo procuratore Giocondo Martorelli a calciomercato.com-. Quindi Bonaventura, se ne avrà la possibilità, giocherà la partita al meglio. Non conta l’avversario che si ha di fronte, in campo si dà il 100% per se stessi, per il proprio bene. La Roma è una squadra di blasone, quindi il suo è un interesse che ci fa indubbiamente piacere, ma non è solo lei ad aver chiesto di Giacomo. Anche la Juventus, il Napoli, la Fiorentina, l’Inter mi hanno chiamato».
La sessione invernale di mercato potrebbe essere il momento giusto per il salto in un grande club che ormai che in tanti gli preconizzano: «È ancora prematurlo dirlo – continua l’agente -. Da qui fino alla sosta natalizia ci sono ancora quattro partite da disputare. A oggi non esiste alcuna trattativa, ma il mercato di riparazione entrerà nel vivo proprio da gennaio. A volte le trattative si imbastiscono in pochi minuti e possono dipendere da qualche infortunato nell’ultim’ora». Per il momento, insomma, Jack e la Roma continueranno a lanciarsi sguardi a distanza. Pupillo di Francesco Rocca ai tempi dell’Under 20, con cui nel 2009 ha perso la finale dei Giochi del Mediterraneo contro la Spagna di Jordi Alba, Bonaventura ha una storia calcistica a metà fra Destro e Pazzini: classe ’89, marchigiano di San Severino, è stato notato dall’Atalanta quando aveva tredici anni e giocava nel Tolentino, ma prima di portarlo a Zingonia i nerazzurri lo parcheggiano per un anno nel Margine Coperta. L’exploit nel 2011, quando trascina l’Atalanta alla vittoria del campionato di Serie B giocando 31 partite e segnando 9 gol.
LÌ ZINGONIA Intanto ieri Colantuono ha fatto svolgere ai suoi una doppia seduta, mentre oggi come ogni giovedì la squadra sarà impegnata nella partitella di metà settimana. Per il tecnico sarà l’occasione per provare Lucchini al centro della difesa al posto di Bellini, fermo per un problema al polpaccio che lo terrà fuori causa per trequattro mesi.