(D. Palizzotto) – Bene, bravo, bis. Considerando forse l’ineccepibile prestazione sfoggiata nella scorsa giornata di campionato a Torino, il designatore Stefano Braschi ha deciso di spedire Luca Banti a Parma, dove domenica pomeriggio la Lazio affronterà la squadra di Donadoni – per fare l’arbitro di porta (la gara sarà diretta da Rizzoli).
Nessuna punizione, quindi, per il danno inflitto alla Roma. Nessuno stop, malgrado gli errori ripetuti. Gli arbitri a disposizione di Braschi, è vero, sono pochi (soltanto 21 per la serie A) rispetto alle esigenze sorte lo scorso anno con l’introduzione degli addizionali di porta. Ma forse, almeno stavolta, Banti avrebbe meritato un turno di «riposo» e non la designazione per la sfida di Parma, anche in considerazione dei precedenti con la Lazio.
Il bilancio (tre vittorie, due pareggi e quattro sconfitte) non dice tutto. Come dimenticare la beffa subita nell’aprile 2011 a Napoli (gol fantasma di Brocchi, poi rigore per gli azzurri ed espulsione di Biava sul 3-2 per la formazione di Reja), gara fondamentale nella rincorsa (fallita) alla Champions League? Ma i precedenti non contano, così come il merito. E allora, dopo i 3800 euro incassati per il disastro di Torino, domenica Banti potrà portare a casa anche i 1000 euro destinati all’arbitro di porta. Sperando non faccia altri orrori.