(A. Serafini) – In ogni trattativa che si rispetti le tappe intermedie sono tanto importanti quanto la volontà comune di concludere l’operazione. Sicuramente è stata presa la strada giusta tra Miralem Pjanic e la Roma, intenzionata a rinnovare al più presto il contratto del centrocampista. Dopo un’estate passata soltanto tra promesse verbali e qualche appuntamento rimandato, la società giallorossa ha compiuto il primo passo incontrando giovedì scorso a Milano l’entourage del giocatore.
Walter Sabatini ha atteso l’arrivo dell’agente Michael Becker (sempre in diretto contatto con il papà di Pjanic, Fahrudin) per ascoltare le prime richieste economiche avanzate dallo staff del bosniaco. Il contratto attuale garantisce al numero 15 (compresi premi e bonus vari) circa 2,5 milioni netti a stagione fino a giugno 2015, cifra che inevitabilmente è destinata a salire. La Roma offre circa 2,6 milioni netti a stagione (con leggero aumento dell’ingaggio ) fino al 2018 di fronte ai circa 3 milioni richiesti invece dalla controparte. Una distanza di 400.000 euro che nelle prossime settimane probabilmente verrà smussata[…]
Anche perché saltando la barricata l’idea di Pjanic è sempre la stessa: rispettare il contratto fino alla scadenza e in caso prolungare l’avventura nella città che lo ha definitivamente consacrato. Gli anni di difficoltà passati tra Luis Enrique e Zeman sono stati spazzati via dall’arrivo del fenomeno Garcia, che sin da subito lo ha posizionato al centro del suo progetto. I risultati della squadra così come le prestazioni individuali del ragazzo sono ormai sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto da parte dei grandi club europei da tempo pronti a farsi avanti. L’interesse da parte del Manchester United è soltanto l’ultima sirena arrivata al bosniaco, trattenuto proprio in estate da Garcia, dopo le offerte avanzate da Tottenham e Atletico Madrid. I conti in rosso di bilancio spostarono poi l’obbiettivo cessioni su Lamela, una scelta del club che al momento può comunque registrare azzeccata. «Ho ancora un anno e mezzo di contratto, dunque resterò qui fino alla scadenza. Vediamo dopo quello che succederà. Sto bene a Roma, la società lo sa. Quando sarà il tempo di riparlare di questo ci arriveremo, ma a Trigoria conoscono il mio pensiero»