(M. Pinci) Alta tensione sull’asse Roma-Bergamo. Il viaggio all’Atleti Azzurri d’Italia della squadra giallorossa, agita l’attenzione delle istituzioni: l’allerta è massima, per i rapporti storicamente tesi tra le due tifoserie soprattutto, ma soprattutto dopo la manifestazione in cui, l’estate scorsa, gli ultrà nerazzurri schiacciarono con un carro armato un’auto con i colori giallorossi. Gesto simbolico diventato affronto cui si teme che qualcuno da Roma possa voler rispondere.
Dalla capitale partiranno domenica almeno 1500 romanisti, tra questi circa 400 delle frange più “calde” del tifo organizzato che si muoveranno con minivan e mezzi privati. E le loro intenzioni, filtra da fonti istituzionali, non sarebbero delle migliori. Ad attenderli troveranno, tra l’altro, gruppi bergamaschi non meno tranquilli: si temono agguati da parte dei padroni di casa nelle strade vicine all’uscita autostradale – come accaduto ad alcuni interisti un mese fa – ma anche nei dintorni dello stadio. Per questo la polizia cercherà di intercettare i mezzi privati al casello per scortarli in blocco allo stadio.
Una cosa è certa: in caso di nuovi incidenti, il Viminale è pronto a calare il sipario sulla card Away, strumento introdotto dalla Roma che ha riportato in trasferta anche i tanti ultrà che contestano la tessera del tifoso. «Mi hanno detto che c’è rivalità tra le due tifoserie – ammette Garcia- ma deve arrivare il momento di dare più rispetto agli avversari». Questo sarebbe il momento giusto.