(F. Balzani) – La testa al Cagliari e lo sguardo a Oriente, più precisamente alla Cina. Per la Roma è arrivato prima del previsto l’ormai consueto tormentone societario annuale che ieri ha agitato gli animi giallorossi. Ad alimentare i sogni è stato un nome: Wang Jianlin, presidente della Dalian Wanda Group, la più importante azienda edile cinese nonché proprietario della seconda catena di sale cinematografiche negli Usa. Insomma uno che a fine mese non deve certo fare i conti. Per dare un idea delle sue possibilità basterebbero questi numeri: 8,6 miliardi di patrimonio, 71 centri commerciali, 28 hotel a cinque stelle, 730 cinema e 45 enormi sale karaoke.
L’indiscrezione, riporata ieri da Il Sole 24 Ore, è stata smentita a mezza bocca da UniCredit in una nota ufficiale: «Non è stata presa alcuna decisione, ma siamo disponibili a valutare opportunità di valorizzazione ». In realtà fonti vicine alla banca confermano di voler chiudere un pre-accordo con un nuovo socio nelle prossime settimane, prima di Natale quindi. Ma è veramente Jianlin il magnate pronto ad affiancare Pallotta, rilevare gran parte delle quote Unicredit e sobbarcarsi quasi per intero le spese per la costruzione del nuovo stadio? Sembrerebbe di no anche se il condizionale in questi casi è d’obbligo. Anche la logica in effetti consiglierebbe cautela.
Perché l’uomo più ricco della Cina dovrebbe accontentarsi di essere socio di minoranza al 30-35%? Una domanda che ieri è rimbalzata negli ambienti finanziari e nelle stanze di Trigoria trovando più smentite che conferme. Di sicuro Pallotta da qualche tempo ha avviato trattative con più di un papabile socio asiatico che garantirebbe, oltre all’espansione del marchio a Oriente, anche un importante aiuto in vista della costruzione dello stadio e della copertura dell’aumentato di capitale già anticipato dalla Neep. Dal dollaro il portafoglio di Trigoria è quindi è pronto ad aprirsi a nuove monete ma non è detto sia lo yuan. A breve intanto sarà annunciato l’ingresso di un nuovo sponsor e anche in questo circolano nomi di compagnie asiatiche.