(F. Balzani) – «Ci si dimentica troppo in fretta che abbiamo fatto 31 punti su 33». Si alza il bavero Pjanic. In assenza di capitan Totti, ci penserà il bosniaco a indossare i panni del leader di una Roma che, domenica contro il Sassuolo, proverà a sfruttare lo scontro diretto tra Juventus e Napoli per incrementare il vantaggio in vetta. «Il pareggio per noi sarebbe un bel risultato, ma prima di guardare al match della sera noi dobbiamo vincere quello del pomeriggio. Vogliamo allungare».
Sì perché Pjanic allo scudetto ci crede davvero: «Non vedo perché non dovrei. Lotteremo fino alla fine per stare nei primi tre posti, ma soprattutto dove siamo adesso. Abbiamo fatto un inizio di campionato da sogno. Garcia? Quando all’inizio abbiamo parlato mi ha fatto sapere subito che mi voleva in questa squadra. Ho sentito la sua fiducia. È l’allenatore ideale per farmi crescere ». Basterà per convincere Pjanic a non cedere alle lusinghe del Manchester United e a firmare il rinnovo contrattuale con i giallorossi? «Sicuramente sarò ancora per un anno e mezzo qui, vedremo poi cosa succede – ha risposto il bosniaco – ma io mi trovo molto bene a Roma. La società comunque sa bene quello che penso. Arriverà il tempo per parlare anche di questo».
In estate fu proprio Garcia a frenarne la cessione. Il tecnico col Sassuolo potrebbe riproporlo tra i tre in attacco con Bradley di nuovo al fianco di De Rossi e Strootman. Questo quanto emerso dalle prove tattiche di ieri. Nel tridente “titolare” c’erano anche Marquinho e Borriello che visto il campo pesante (a Roma è prevista pioggia) potrebbe giocare di nuovo dal primo minuto. Dall’altra parte Florenzi e Ljajic sono stati provati alle spalle di Destro (richiesto, senza successo, in prestito dalla Samp) che a sorpresa potrebbe rientrare tra i convocati, ma solo per tornare a respirare l’aria dello spogliatoio e del prato dell’Olimpico. In attacco dunque è rebus. riproduzione riservata