(S.Satta) – Nessuna ostilità verso l’ingresso di nuovi partner di minoranza nel capitale della Roma, ma attenzione massima alla riservatezza sui contatti. Questa in sintesi la posizione del consorzio americano che controlla il club calcistico capitolino dopo il botta e risposta molto duro andato in scena tra il presidente della squadra, James Pallotta, e Unicredit, socio al 31% di Neep, la holding che possiede il 78% del capitale della As Roma.
A Pallotta non erano piaciute le indiscrezioni di stampa che parlavano di colloqui molto avanzati con il gruppo cinese Hna del magnate Chen Feng, scendendo anche nei dettagli di un possibile aumento di capitale e di altre operazioni successive. Pallotta è intervenuto con un duro comunicato, evidentemente indirizzato a Unicredit, per negare di essere a conoscenza di trattative e stigmatizzando tutte le fughe di notizie sulla questione,Unicredit ha risposto a sua volta per precisare di aver avviato solo contatti preliminari e difendendo la correttezza della comunicazione.
Ieri la Consob ha chiamato a rapporto entrambi (come reso noto da milanofinanza.it): il legale di Pallotta, Daniel Hart, in conference call da Boston, Unicredit negli uffici milanesi. Il risultato di questi colloqui è stato un comunicato del consorzio As Roma Spy Llc, che controlla il 69% di Neep, in cui si riferisce che il gruppo è stato messo a conoscenza di«conversazioni tra Unicredit e un potenziale investitore cinese per la vendita di tutta o parte della partecipazione di Unicredit» e che non c’è stata finora alcuna proposta formale. Il gruppo americano accoglie «con favore l’opportunità di impegnarsi con buoni partner» per lo sviluppo della società, ma punta a «mantenere la riservatezza delle discussioni che si riferiscono a potenziali partner strategici per l’As Roma; intendiamo proteggere l’integrità dei mercati in cui As Roma è quotata e chiediamo a tutti i nostri partner lo stesso alto livello di riservatezza e integrità» .