Dall’1-0 sulla Lazio al 1-2 finale. Due gol di vantaggio non sono bastati contro l’Avellino ultimo in classifica. Tre reti segnate, doppio vantaggio sprecato anche contro il Livorno. Tre indizi fanno una prova e la Roma Primavera di De Rossi oggi poteva continuare ad essere a punteggio pieno se non si fosse fatta costantemente rimontare dagli avversari. Ora sono quattro i punti di distacco da Fiorentina e Lazio, prime a 21. Errori difensivi ripetuti, topiche del portiere e mancanza di personalità: sottolineando i meriti di un Livorno combattivo e mai domo, i giallorossi si sono sportivamente suicidati con le proprie mani. Come contro l’Avellino, subito dopo il 2-0 è arrivata la rete avversaria che ha riaperto il match. Zero possesso palla, pochissimi dribbling tentati dai giocatori più tecnici, poco e mal cercati. Trovato il terzo gol con Pellegrini, un’uscita a dir poco imprecisa di Proietti Gaffi ha permesso a Bartolini di accorciare nuovamente le distanze, che col romano Castro (ex Tor Tre Teste) ha trovato il pareggio con la difesa giallorossa ferma. La sfortuna poi ci ha messo lo zampino, visto il netto fallo di mano di Tiritello a due passi dalla propria linea di porta dopo un’autentica prodezza del portiere Cipriani su Capradossi. Queste le pagelle della partita pareggiata per 3-3 contro i toscani:
Proietti Gaffi 5: partita sulle montagne russe per il portiere romanista, sin dal primo tempo alterna ottimi interventi (almeno tre) ad errori tecnici importanti. Esce a vuoto su un corner, non è mai sicuro, si fa sorprendere da Castro subito dopo il 2-0, regala a Bartolini il 3-2 con una respinta sventurata. Non può evitare il pareggio finale ma evita la sconfitta beffarda al 92′.
Somma 5: sino all’azione del 3-3 sarebbe da sufficienza stiracchiata, messo in difficoltà dal movimento di Morelli, Frati e Favilli. Pessimo nel farsi saltare con troppa semplicità da Bartolini in occasione del gol del pari.
Capradossi 5: sblocca lui la partita e sembra essere il miglior viatico ad una prestazione sontuosa. Soffre invece la mancanza di intesa con Romagnoli e più volte in area di rigore si creano situazioni da panico. Pecca di cattiveria nelle chiusure, in grave ritardo sul 3-3 quando Castro lo anticipa con troppa facilità. Sfiora il 4-3 nel recupero.
Romagnoli 5,5: nei primi due interventi prende le misure agli attaccanti e bada al sodo. Non ruba mai l’occhio anche se è palese la superiorità tecnica. A volte esagera in sicurezza e finisce per essere superficiale. Doveva mettere il lucchetto alla difesa, finisce per subirne tre.
Sammartino 5,5: sempre generoso oltre il limite, con troppo agonismo finisce per fare spesso confusione e sbagliare la misura nei passaggi e nei cross. Impreciso sul 3-2. Dal 29’st Calabresi s.v.
Mazzitelli 7: dominatore del centrocampo, si muove bene davanti alla difesa, ancora meglio come incursore centrale. Una marcia in più rispetto ai compagni. Cala nei minuti finali, esce stremato dopo il 3-3 per l’inserimento di una punta. Dal 38’st Trani s.v.
Battaglia 5,5: elegante e lucido nei primi venti minuti, poi va in blackout con tutta la squadra. Sfiora il raddoppio, serve a Pellegrini il pallone del terzo gol romanista ma troppo spesso in mezzo manca di personalità e precisione. Paga l’inferiorità numerica in mezzo al campo per un tempo e mezzo.
F.Ricci 6: si accende ad intermittenza, richiedendo troppo poco la palla e cercando raramente il duello individuale. Rifinisce ottimamente il gol del primo vantaggio di Capradossi, cercato pochissimo dai compagni si mette in evidenza per alcuni recuperi difensivi.
Caprari 5: prova davvero incolore per l’attaccante che doveva fare la differenza. La scarsa motivazione incide, subisce la “retrocessione” in Primavera invece di sfruttare l’occasione per mettersi in mostra. Un altro semestre in prestito giocando con continuità potrebbe fargli bene per acquisire personalità. Le doti tecniche ci sono, deve credere di più nelle sue capacità. Dall’11’st Pellegrini 6,5: dopo Mazzitelli è il migliore, entra e segna con un inserimento al fulmicotone. Porta centimetri e fisicità in un centrocampo che stava soffrendo i robusti livornesi.
Di Mariano 5: altra partita sottotono del talento siciliano che sembra sentirsi soffocato dalla presenza di Ricci e Caprari. Non cerca mai il guizzo personale, non si propone mai per una triangolazione.
Ferri 6: in continuo movimento, cerca di proporsi sempre ai compagni. Vive dieci minuti di fuoco nel secondo tempo in cui confeziona l’assist per Mazzitelli.
De Rossi 5: a malincuore, voto negativo per il tecnico giallorosso. Come ad Avellino e nel derby la squadra si fa rimontare, spegnendosi nell’ultimo quarto d’ora. Se due indizi creano sospetti, il terzo fa la prova. La squadra manca di una guida a centrocampo e non riesce a sfruttare al meglio capacità tecniche impressionanti come quelle a disposizione oggi. La chiave della gara era negli uno contro uno sulle fasce con Caprari e Ricci, mai cercati dai compagni. L’accesso diretto alle fasi finali oggi dista quattro punti e ben presto potrebbe diventare una chimera.
Livorno (4-3-3): Cipriani 7; Stampa 6,5, Tiritiello 6, Stoppini 6, Diana 5; Morelli 6, Cannataro 6,5, Bruzzi 5,5 (12’st Castro 7,5), Simonetti 6, Frati 5,5 (18’st Biasci 6,5), Favilli 6 (1’st Bartolini 7). All.: Zanetti 7.
Arbitro: sig. Mancini di Fermo, voto 5.
A cura di Daniele Luciani