(F. Bianchi) – Per colpa di alcuni idioti (quanti non si sa) che ora si vantano anche del loro gesto, la Juventus giocherà in casa contro Udinese e Sassuolo, in dicembre, con le curve ultrà vuote.
Chiuse. Saltata la condizionale, a causa dei cori contro Napoli, i soliti cori, e proprio nella partita contro Napoli. Non aspettavano altro, gli idioti. Che hanno fatto un danno, d’immagine ed economico alla società, un danno ai tifosi per bene ma anche a loro stessi, perché in quanto tesserati non potranno andare in un altro settore. Purtroppo identificarli, e punirli singolarmente, è difficile, in qualche caso impossibile. Anche in uno stadio di proprietà, come quello della Juventus.
Più facile beccare chi si diverte col raggio laser a disturbare i giocatori: un tifoso juventino è stato identificato e punito dalla Digos. La Juventus sta studiando adesso un’iniziativa per riempire di ragazzi delle scuole le curve chiuse: l’idea piace al presidente Giovanni Malagò, “la trovo una bellissima idea, adesso bisogna che in qualche modo le società che ospitano e la Lega, affrontino un problema di tipo normativo, però mi piace molto. E’ un bel segnale. E’ un pochino come quando si confiscano i beni alla mafia”.
Ora il club bianconero chiederà una deroga alla Figc (le norme attuali non lo prevedono). Può essere una strada per dare un segnale, anche se chi fa i cori non credo possa impressionarsi più di tanto di queste iniziative. La Juve non contesta le norme contro la discriminazione territoriale, ci sono e vanno applicate: ma c’è stupore per la differenza di sanzioni rispetto agli atti di violenza. Al Napoli ad esempio è stata data un’ammenda di 50.000 euro perché alcuni tifosi hanno devastato il settore ospiti (è la terza volta che succede) e lanciato pezzi di sanitari contro gli juventini. Quattro tifosi della Juve sono finiti all’ospedale, altri terrorizzati sono scappati. Possibile che non sia stato identificato e punito nemmeno un vandalo? In passato la Digos di Torino aveva fatto entrare nello stadio della Juve molti tifosi del Napoli senza biglietto che premevano ai tornelli.
Motivi di ordine pubblico? Così, è facile: si fanno entrare i violenti. Gratis.Bisogna impegnarsi più seriamente, non con i Daspo a pioggia che colpiscono magari tifosi che non c’entrano nulla e che sono revocati, in molti casi, dal Gip. Enrico Letta ha promesso tolleranza zero: giusto. Ma bisogna che tutti facciano la loro parte. I club ma anche la polizia. Altro che aprire le porte ai selvaggi…