Dopo l’interruzione del percorso netto in quel di Torino, la Roma chiede strada al Sassuolo di Eusebio Di Francesco. Domenica all’Olimpico i giallorossi se la dovranno vedere con una squadra organizzata, reduce da convincenti prestazioni, che ha saputo riscattare un avvio di campionato piuttosto deludente, caratterizzato dalle molteplici reti al passivo, mediante la scelta di un sistema di gioco più abbottonato e maggiormente adeguato alle caratteristiche dei calciatori in rosa.
ASSENZE – Imponenti defezioni per Rudi Garcia costretto a rinunciare a Francesco Totti appiedato da una lesione miotendinea e muscolare degli ischiocrurali e Gervinho ancora bloccato dalla lieve lesione al retto femorale che non sta consentendo all’ivoriano di allenarsi in gruppo. Versamento al polpaccio per Benatia peraltro squalificato quindi sicuro assente domenica. Di Francesco ha recuperato Zaza dalla squalifica ma non avrà a disposizione Terranova, Marzorati e Gomes, assenze non di primo livello nel computo dell’apparato di gioco varato dal tecnico neroverde. Qualche dubbio per Schelotto a causa di una distorsione alla caviglia che ne mette a repentaglio la presenza in campo. L’italo-argentino dovrebbe comunque essere della partita.
NDISPONIBILI: Totti, Gervinho Destro.
SQUALIFICATO: Benatia.
SASSUOLO (3-5-2): 79 Pegolo; 5 Antei, 20 Bianco, 15 Acerbi, 37 Schelotto, 27 Kurtic 4 Magnanelli, 8 Marrone, 3 Longhi; 25 Berardi, 10 Zaza. A disp.: 1 Pomini, 22 Rosati, 2 Pucino, 35 Rossini, 3 Gazzola, 21 Laribi, 45 Chibsah, 7 Missiroli, 86 Ziegler, 11 Alexe, 83 Floro Flores, 70 Farias All. Di Francesco
INDISPONIBILI: Terranova, Marzorati, Gomes
SQUALIFICATI: –
ROMA – Rudi Garcia fa i conti con pesanti assenze che lo costringeranno ad effettuare qualche variazione di ordine tattico al modulo originario, il 4-3-3 foriero di grandi soddisfazioni finora con 31 punti in 11 gare disputate.
In porta secondo consuetudine vi sarà un concentrato Morgan De Sanctis. Chiamato agli straordinari in quel di Torino, il portiere giallorosso ha risposto presente ed é pronto a sbraitare dal 1’al 90′ facendo sentire tutta la sua personalità. L’assenza per squalifica di Benatia lancia la riproposizione della coppia centrale Burdisso-Castan, due centrali dal forte senso della posizione ma non brillantissimi in velocità in grado comunque di offrire le dovute garanzie. Sul corridoio di destra verrà impiegato Maicon, apparso un po in affanno a Torino. Al laterale brasiliano spetta il compito di fornire una soluzione alternativa in attacco attraverso le sue incursioni, utili per allargare le maglie della difesa avversaria. Più equilibrato sulla sinistra Balzaretti che si dovrà occupare di frenare Schelotto senza lesinare qualche esplorazione in sentiero nemico.
A centrocampoGarcia dovrebbe ricomporre il trinomio notevole sceso in campo in 9 delle undici gare giocate, eccezion fatta per Livorno (Strootman era infortunato) e Torino dove Pjanic era posizionato sulla trequarti: più arretrato De Rossi – frangiflutti ideale davanti alla difesa – contornato da Strootman, elemento che ha un peso specifico preminente nell’equilibrio della squadra attraverso il pressing a tutto campo e l’alta qualità delle giocate negli ultimi 30 metri. Qualche metro più avanti giostrerà Miralem Pjanic, collettore tra i due reparti e maggiore affluente di palloni giocabili per gli attaccanti oltre che affidatario di tutti i calci piazzati. In virtù delle sue caratteristiche il bosniaco potrebbe anche essere avanzato più avanti con Ljajic ad agire da finto centravanti. In quel caso in mediana si collocherebbe Micheal Bradley, variabile di grande sostanza il cui impiego potrebbe trovare comunque efficacia a gara in corso per garantire ricambio energetico e maggior contenimento
In avanti a meno di qualche scelta sorprendente Garcia dovrebbe lanciare dal primo minuto Adem Ljajic, schierato sul centro sinistra per valorizzarne i movimenti a convergere verso la porta. Mansioni differenti rispetto al serbo per Florenzi impiegato invece a destra nell’esigenza di sfruttare il suo tempismo nell’inserimento ed accorrere in aiuto dei centrocampisti per fronteggiare l’ampiezza della linea a 5 neroverde. Va precisato che la posizione di partenza è soltanto una convenzione: i tre d’attacco sono soliti infatti spaziare e scambiarsi spesso le posizioni per conferire imprevedibilità alla manovra mettendo in difficoltà i rivali che, a seconda delle caratteristiche dell’interprete, dovranno cambiare metrica. Riferimento offensivo centrale Marco Borriello, forse un corpo avulso alla manovra ma comunque attaccante scaltro che lavora molto per la squadra ed in grado di far valere la sua stazza sulle palle inattive, caratteristica non disprezzabile innanzi ad avversari che tendono ad arroccarsi nella propria metà campo.
SASSUOLO – Eusebio Di Francesco é un tecnico di spiccata filosofia offensiva, sulla falsariga del suo ex allenatore e mentore Zdenek Zeman fedele al 4-3-3. Tuttavia le deludenti uscite in avvio di campionato, culminate con il 7-0 inferto dall‘Inter, hanno consigliato al tecnico neroverde uno schieramento più accorto. Con il 3-5-2 proposto in seguito alla batosta contro i nerazzurri, la squadra ha dimostrato di sapersi ben comportare iniziando a macinare punti. Meritati frutti di prestazioni confortanti sia sotto il profilo tecnico che caratteriale.
A salvaguardia dei pali scenderà in campo Pegolo, portiere esperto e dal buon rendimento in grado di comandare sapientemente la difesa. Il terzetto difensivo sarà invece formato dal trentaseienne Bianco in posizione centrale per coordinare i movimenti dei giovani di prospettiva Acerbi, schierato a destra e Luca Antei, disposto invece sul centro sinistra. Quest’ultimo é cresciuto nel vivaio giallorosso, passando in prestito al Sassuolo dalla scorsa stagione. La sua carriera é stata messa a repentaglio dal brutto infortunio al ginocchio rimediato nella precedente esperienza a Grosseto. Tra le fila dei neroverdi si sta esprimendo al meglio guadagnandosi anche la titolarità nella nazionale Under 21.
Sampdoria 3-4 Sassuolo (All Goals) ourmatch.net di ourmatch
Il quintetto di centrocampo si presenta composto da tre interni dinamici, prevalentemente demandati alla fase di contenimento, come Lo juventino Marrone, promettente centrocampista di buona tecnica dall’inclinazione difensiva e Magnanelli, elemento di discrete qualità aerobiche abile in ambo le fasi con licenza di inserirsi negli spazi. A completare la mediana l’ex PalermoKurtic, altro tassello di sostanza ma dotato del passo adatto per sostenere la fase offensiva aggredendo gli eventuali varchi. La manovra neroverde trova sbocco principalmente sugli esterni dove gli interpreti saranno chiamati ad una gara di enorme sacrificio. Longhi, cursore di sinistra con mansioni di ripiegamento avrà l’onere di prodursi in affondi per accompagnare la manovra e servire cross, arretrando invece in fase di non possesso sulla linea dei difensori, sua collocazione naturale. Sul versante opposto scenderà in campo Schelotto, duttile calciatore nato terzino ma di evidente attitudine offensiva. L’ex Inter é un calciatore dotato di grande progressione pericolosissimo nelle ripartenze. Garantirà un ingente quantitativo di inserimenti fornendo assistenza alla fase offensiva. In carriera ha ricoperto spesso la posizione di ala nel tridente d’attacco segnando anche diverse reti.
In avanti Di Francesco si affiderà al tandem di ragazzi terribili Zaza e Berardi. Genio e sregolatezza, i due attaccanti sanno essere letali in contropiede poiché offrono estrema mobilità sul fronte offensivo scambiandosi spesso di posizione per non dare riferimenti agli avversari. Più centravanti Zaza che, alla prima stagione in Serie A, cerca di replicare quanto di buono fatto vedere lo scorso anno ad Ascoli dove ha messo a segno 18 reti in 30 apparizioni. Seconda punta di ottime prospettive il gioiellino Berardi, nel mirino della Juventus, autore di una tripletta contro la Sampdoria nello scorso turno di campionato. Dalla panchina pronto a subentrare con il suo carico di esperienza e vivacità offensiva Floro Flores.
A cura di Danilo Sancamillo
Twitter: @DSancamillo