“Scudetto senza storia, non c’e’ partita tra la Juve e la Roma. Il risultato del prossimo scontro diretto lascia il tempo che trova, penso che i giallorossi dovranno accontentarsi del secondo posto”: cosi’ l’agente Fifa, Ernesto Bronzetti,consulente di mercato del Real Madrid e ospite questa mattina alla trasmissione “Pezzi da 90″ sull’emittente umbra Radio Onda Libera. “Due anni fa ricordo di aver detto che la Juventus avrebbe dettato legge per 3-5 anni. In Italia e’ avanti a tutti anche per il progetto dello stadio e per come si gestisce”, ha aggiunto Bronzetti che parla anche delle difficolta’ dei bianconeri in Champions League. “Manca qualcosa, cosi’ come sono non basta. Tevez e’ un grande giocatore ma in Europa non ha fatto granche’. E’ un pi’ come Ibrahimovic. Alla Juve per la Champions mancano 2-3 giocatori importanti”. Dalla “Vecchia Signora” al Real Madrid di Carlo Ancelotti che insegue la coppia di testa, Barcellona e i cugini dell’Atletico.”L’Atletico Madrid e’ una realta’. Ha vinto l’Europa League e ha scoperto uno come Diego Costa che fa la differenza. Hanno un grande pubblico, perfino piu’ caldo di quello del Barcellona e del Bernabeu. Simeone ha trasmesso il carattere del combattente che aveva da giocatore. L’unico dubbio puo’ lasciarlo il fatto che giocano sempre gli stessi e bisognera’ vedere come andra’ a lungo andare”.
Bronzetti parla anche di mercato e spiega: “Non penso che ci saranno colpi grossi. Oggi i club italiani non sono molto competitivi. In italia ci sarebbe bisogno di qualche Walter Sabatini in piu’. Lui e’ uno dei pochi manager e scopritori di talenti che ci sono in circolazione. Vende bene e spende poco. Ha costruito la Roma con qualita’ e talenti e ha scelto Garcia”. Il consulente blancos prosegue: “Il Milan ha gia’ fatto qualcosa di importante con Honda e Rami e io ne so qualcosa perche’ ho partecipato a queste operazioni – continua Bronzetti -. Se, come viene dato per certo, chiude anche per Nainggolan e’ un bel vedere e ha gia’ messo a posto diverse cose. Penso che pure il Napoli fara’ qualcosa”. Nessun nome da consigliare semplicemente perche’ “non ci sono piste praticabili possibili. I top club oggi non sono in Italia e questo incide: i giocatori si indirizzano altrove. C’e’ un discorso di competitivita’ che in questo momento penalizza le squadre italiane. E non si possono avere i giocatori che fanno la differenza”.
Fonte: Italpress