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AS ROMA Buttner, si può. Spunta Tito Villalba, cresciuto in fretta ed in fuga dalla miseria

Buttner

Un esterno basso ed un centrocampista, saranno questi i ruoli su cui si concentrerà il mercato romanista di gennaio: Walter Sabatini continua a lavorare su più fronti e  alcune novità potrebbero arrivare dall’estero.

In Inghilterra si osserva con attenzione la situazione di Buttner, 24enne esterno sinistro del Manchester United: nei Red Devils non trova spazio e la Roma avrebbe già proposto un’offerta di prestito. Nei prossimi giorni si saprà qualcosa di più ma l’olandese sarebbe più che contento di sbarcare nella capitale. Percorso simile potrebbe farlo Heitinga: il 30enne batavo è in scadenza di contratto con l’Everton e la Roma sarebbe una soluzione graditissima.

In Francia ci sono Ghoulam e Corchia, calciatori in crescita che Rudi Garcia ha indicato quali rinforzi ideali per la difesa. Sfumato D’Ambrosio, per il futuro si lavora su Golubovic e Abner.

A centrocampo tutti i fari sono puntati su Marco Parolo: il Parma ha fiutato l’affare, la Roma ha provveduto a recapitare un’offerta di 2,5 milioni per la comproprietà. Sempre in mediana si guarda al francese Capouè, passato in estate dal Tolosa al Tottenham e già trattato da Sabatini.

In Argentina circolano due nomi che la Roma sta trattando per giugno: quello più noto èParedes del Boca, mentre la new entry è Hector Villalba (chiamato Tito), attaccante piccolo e rapidissimo del San Lorenzo con cui Sabatini ha già avviato i contatti.

Fonte: Corriere dello Sport

Cresciuto in fretta, negli stenti di una delle più grosse favela di Buenos Aires, Hector “Tito” Villalba ha cominciato a far parlare di sè grazie alle prodezze in mezzo al campo. Il furetto classe 1994 ha segnato il suo primo gol con il San Lorenzo coronando una discesa palla al piede di 90 metri.

Da allora i riflettori sono stati puntati su di lui e l’interesse della Roma non ha fatto altro che confermare quanto di buono stia facendo: l’idolo è Cristiano Ronaldo, il ruolo è quello di esterno sinistro di attacco ma a lui piace anche “stare dietro le punte e tirare in porta”, dopo l’esordio nell’agosto dello scorso anno, ha conquistato piano piano la prima squadra riuscendo a disputare 19 gare (8 da titolare) condite da tre gol.

Fonte: Corriere dello Sport

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